Variante Omicron, Ema: “Sintomi più lievi secondo primi dati”
Sintomi meno gravi dalla variante Omicron in base ai dati preliminari. I risultati sin qui ottenuti e le news diffuse suggeriscono che finora i casi legati a contagi della variante Omicron “sembrano essere perlopiù lievi”. Lo dice il responsabile della task force vaccini anti-Covid dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema), Marco Cavaleri, in conferenza stampa, precisando però che bisogna raccogliere più prove per determinare se lo spettro di gravità della malattia causato da Omicron sia diverso da quello di tutte le varianti circolate finora. “E solo il tempo – sottolinea – lo dirà”.
Nel quadro dell’epidemia, intanto, contagi e i ricoveri per covid di bambini di età compresa fra i 5 e gli 11 anni “sono in aumento nei mesi recenti”, spiega l’Ema in un briefing. “Tutti i bambini di questa fascia di età devono essere considerati per la vaccinazione, anche se deve essere data la priorità ai soggetti a rischio di contrarre forme gravi di covid”, si precisa. “I dati sulla sicurezza dei vaccini per questa fascia di età sono rassicuranti. A ora, non è emersa, dalla campagna vaccinale estesa negli Usa, alcuna preoccupazione per la sicurezza”.
L’Ema, inoltre, potrebbe concludere la sua valutazione del vaccino Novavax entro la fine dell’anno. “Una volta autorizzato, questo vaccino (prodotto da una compagnia americana, ndr) fornirà una nuova opzione per vaccinare le persone nell’Ue e globalmente”.