Cronaca

Covid, da inizio pandemia
ricoverati 25 bambini

Il dottor Cavalli

Sono una cinquantina i bimbi finiti in pronto soccorso pediatrico da inizio pandemia per il Covid, 25 quelli ricoverati a Cremona, con un tasso di ospedalizzazione di 1:2. Un dato che si sta palesando soprattutto ora, in queste ultime ondate della pandemia. “Abbiamo visto un trend con numeri che rasentavano lo zero nella prima ondata, e che sono aumentati gradualmente” commenta il dottor Claudio Cavalli, primario della Pediatria dell’Asst di Cremona. “Questo virus si muove sempre verso aree di popolazione che non ha colpito la volta precedente, cercando nuove fasce d’età tra cui replicarsi. E si stanno vedendo anche fenomeni di long-covid anche in età preadolescenziale”.

Tra i bambini ricoverati, i maschi erano il doppio delle femmmine, e circa il 30% hanno avuto sintomi gastrointestinali. Ma i problemi a volte arrivano anche dai genitori non vaccinati: “In alcuni centri grossi ci sono neonati figli di madri che non erano vaccinate, si sono infettate e hanno partorito bambini che sono finiti in terapia intensiva con tasso di prematurità più elevato” continua Cavalli.

Non è tutto: oltre ai ricoverati per Covid, ci sono stati sei casi della famigerata Mis-C, sindrome infiammatoria multisistemica che colpisce soprattutto i bambini circa 4 o 6 settimane dopo l’infezione acuta: numeri che non sono bassi per un territorio come il nostro. “Si tratta di una complicazione dell’infezione da Coronavirus” evidenzia Cavalli. “In sostanza, se anche quest’ultima decorre in forma paucisintomatica, la Mis-C può uscire anche dopo un’infezione molto lieve o addirittura silente. Si caratterizza per un’infiammazione generalizzata, con coinvolgimento anche cardiaco, per lo più transitorio. Tra i sei casi ricoverati da noi, una bambina è stata per qualche giorno in terapia subintensiva”.

Questa situazione riporta l’attenzione sul vaccino per la fascia 5-11 anni, che partirà dal 16 dicembre, e che il dottor Cavalli raccomanda “senza se e senza ma. Bisogna partire dal presupposto che il Cts è composto da studiosi ed esperti del problema infezioni e pandemia, dal punto di vista scientifico, clinico e organizzativo. L’Ema non è da meno, così come la Società italiana di pediatria. E da parte di tutti quanti, nessuno ha dubbi o perplessità sul vaccino nei bambini”.

LaBos

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