Cronaca

Sospiro ha ricordato Luciano
Abruzzi, medico e amico

Una cerimonia toccante e partecipata, per ricordare il medico Luciano Abruzzi, portato via dal Covid il 20 aprile dello scorso anno, quella che si è tenuta sabato sera nella parrocchiale di san Siro a Sospiro. Una meditazione in musica, organizzata dagli amici sospiresi, e dalle associazioni Futura e La tartaruga, che riunisce i malati di Parkinson, specialità nella quale il neurologo Abruzzi metteva non solo la competenza professionale ma anche una grande umanità, qualità riconosciuta da tutti, insieme alla generosità e alla rara capacità di infondere serenità.

Ad alternarsi nella serata sono stati il coro di voci femminili diretto da Letizia Tira e letture di testi di riflessione spirituale tratti da scritti di don Primo Mazzolari, san Giovanni Paolo II, papa Francesco, San Bernardo, Raul Follerau, a cui hanno dato voce Giuliana Melloni e Massimiliano Bozzoni. L’accompagnamento alla chitarra di Lino Galimberti e suor Diletta Maria, insieme alla tastiera di Paolo Abruzzi hanno completato l’ensemble musicale, che ha strappato applausi a scena aperta. E nella parte finale, una struggente versione di Fix you dei Coldplay con la solista Ilaria Abruzzi.

Ma c’è stato spazio anche per un ritratto di Luciano fuori dalla sfera professionale e descritto invece  nei suoi aspetti più vitali e scanzonati, con il ricordo dell’amico Giuseppe Bellomi che ha parlato delle vacanze assieme, della passione per la vela e il mare. Importantissimo anche l’impegno con l’associazione La tartaruga, che lo stesso Abruzzi contribuì a formare, infondendo fiducia nelle persone colpite da una malattia subdola e progressiva. La stessa dedizione gratuita regalata all’altra associazione di riferimento, Futura, per la riabilitazione equestre.

Hanno chiuso la serata i ringraziamenti della moglie Pia e le parole del parroco don Federico Celini, nella certezza della nuova vita che Luciano sta vivendo. g.biagi

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