Cronaca

Fondazione Danone alla Cattolica
Manuale per caregiver degli anziani

servizio di Giovanni Palisto

Circa 3,8 milioni gli anziani con grave riduzione dell’autonomia nella vita quotidiana, 1 milione gli anziani che necessitano di assistenza perché non completamente autonomi nella cura della propria persona. Sono i dati Istat che fotografano un’Italia dove l’età media è sempre più alta.

A chi assiste questi anziani è dedicato l’ultimo volume della Fondazione Istituto Danone che ha festeggiato il 30esimo anniversario nell’aula magna della Cattolica di Cremona. Il volume “Caregiving – Manuale pratico per chi assiste l’anziano” con la prefazione della ministra per la famiglia Bonetti, è ricco di consigli su come prendersi cura e ridare dignità agli anziani.

“Questo volume di Fondazione Istituto Danone parte dalla scienza per radicarsi nella quotidianità e diventare uno strumento utile per affrontare il tema dell’assistenza e tutto ciò che essa comporta” afferma Lorenzo Morelli, presidente del comitato scientifico di Fondazione Istituto Danone. “Attraverso indicazioni pratiche fornisce le corrette informazioni non solo per prendersi cura al meglio dell’anziano ma anche per restituirgli dignità. Questa età della vita, con i suoi bisogni specifici è uno dei principali turning points, ossia quelle fasi importanti di cambiamento che influenzano lo stile di vita e le abitudini alimentari, e quindi la salute, e su cui si concentra l’operato di Fondazione Istituto Danone”.

Il Manuale, la cui prefazione è a cura di Elena Bonetti, Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, e che ha visto l’apprezzamento da parte della SIGG (Società Italiana di Gerontologia e Geriatria), è dedicato alle persone che svolgono un ruolo nell’assistenza dell’anziano, siano esse interne o esterne alla famiglia.

La gestione corretta e attenta della quotidianità dell’anziano è cruciale per garantirgli un sostegno umano e psicologico oltre che fisico: grazie alla semplicità del linguaggio e all’ausilio delle immagini, questo manuale pratico vuole essere uno strumento snello ed accessibile a tutti i caregiver per supportarne il prezioso lavoro di cura. Al tempo stesso garantisce il rigore scientifico e l’autorevolezza necessari a spiegare come accompagnare e assistere l’anziano, con indicazioni che vanno dall’adozione di uno stile di vita sano che unisca una corretta alimentazione ad attività motoria regolare, alla cura della sfera psicologica, fino all’attenzione verso le fragilità fisiche.

Nel corso dell’evento si è discusso come interpretare il presente per rispondere alle sfide del futuro. Fra queste, a rivestire un ruolo di primo piano, è la nutrizione sostenibile, che rappresenta la perfetta sintesi di diversi aspetti, profondamente interconnessi, su cui il mondo attuale è chiamato a confrontarsi: salute, ambiente, economia e società.
In questo senso, Fondazione Istituto Danone intende promuovere un concetto olistico di “alimentazione sostenibile”, allargando l’orizzonte della ricerca dalla salute delle persone a quella del pianeta.

“Le sfide future della salute e dell’alimentazione rispecchiano sempre più la necessità di evolvere in chiave sostenibile gli stili di vita e le abitudini di consumo. Fondazione Istituto Danone segue con attenzione e si impegna a sostenere e valorizzare i progetti di giovani ricercatori, a nostro modo di vedere gli interpreti più attenti di questo cambiamento” afferma Fabrizio Gavelli, Presidente di Fondazione Istituto Danone.

Pertanto parte integrante dell’evento dei 30 anni sono stati anche i contribuiti richiesti a quattro giovani ricercatori che hanno approfondito i diversi aspetti della sostenibilità – nutrizione e salute, ambiente, economia e società – con lo scopo di fornire ai decisori politici nuove frontiere su cui agire per tutelare la salute delle persone e il benessere del Pianeta.

Fra le proposte emerse: adozione di un nuovo approccio alla sostenibilità, partendo dall’assunto che si tratti di un sistema complesso e vada analizzata facendo proprie le categorie di pensiero della complessità; valorizzazione del binomio formazione-informazione per trasmettere i principi di una nutrizione sostenibile e della prevenzione come cardini imprescindibili della medicina moderna; il valore della formazione e della ricerca, nonché l’importanza della digitalizzazione in agricoltura, nel favorire un approccio integrato alla transizione sostenibile delle filiere alimentari; il ruolo determinante dell’industria nella transizione verso sistemi agroalimentari più sostenibili, equi e resilienti.

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