Cronaca

Nicolò Govoni rientra
a Cremona dal Kenya

“Dopo 17 mesi in Kenya – l’anno e mezzo più difficile e trasformativo della mia vita – sono in partenza. Ma non è solo questo. Anzi, non è tanto la partenza quanto la destinazione a togliermi il fiato. Perché, ecco, dopo due anni – i più lunghi della mia vita finora – sto tornando. Sì, sto tornando. Lo dico ancora una volta, giusto per convincermi: sto tornando. Di nuovo, per imprimermelo dentro: sto tornando. Alla fine sto tornando in Italia”.

Ad annunciarlo, sulla propria pagina Facebook, è Nicolò Govoni, l’attivista cremonese fondatore di Still I Rise. Dall’ultima volta tante cose sono successe: “Una pandemia globale che ha rivoltato il mondo. Tre Scuole aperte, e una quarta in apertura. La nomina al Nobel. E tanti, tanti, tanti errori e qualche vittoria”.

“Questi bambini – ha spiegato – rendono la partenza molto più difficile. Rendono il mio tanto sospirato ritorno dolceamaro, quasi come strapparsi un cerotto. È così ogni volta, ormai. Non sono figli “miei”, certo, ma sono ognuno parte di me. Sono pezzi del mio cuore”.

“Alla fine, – ha concluso -, sto facendo ritorno. Ritorno a un caminetto scoppiettante, a una mamma in lacrime. A un fratello che cresce sempre di più e a un padre che non finirò mai di conoscere davvero. Ai nonni, e al loro amore immortale, e alla fugacità, lancinante, della loro clessidra. E a una città da cui ho tentato di fuggire molte volte, ma che sarà sempre parte di me. Sarà sempre “me”. E quindi ritorno alla nebbia, e alla torre, e ai pizzoccheri, e al torrone, e alla pappa di pomodoro con il pane abbrustolito sulla stufa, e al freddo, e agli alberi di Natale, e alle luci, le luci che se ne stanno lì, a penzolare sole, mute, nella notte che cala. Come me”.

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