Prix Galien Italia 2021, triplo successo Novartis per innovazione
Ritorna il Prix Galien Italia a premiare l’innovazione farmaceutica: appuntamento tra i più autorevoli per l’intera comunità medico-scientifica nazionale. Novartis con tre riconoscimenti a proprie soluzioni terapeutiche, riconferma il proprio impegno nel reimmaginare la medicina nell’ambito dell’innovazione farmaceutica. I tre riconoscimenti dell’edizione 2021 – si legge in una nota – assegnati nel corso della cerimonia di premiazione si è tenuta oggi a Milano, sono stati ottenuti in tre delle diverse categorie in cui si articola il premio.
Zolgensma* (onasemnogene abeparvovec), terapia genica a cui è stata riconosciuta la piena innovatività, e che rappresenta una reale svolta nel trattamento della Sma, atrofia muscolare spinale, ha ottenuto il Prix Galien nella categoria dei Medicinali per terapia avanzata (Atmp – Advanced Therapy Medicinal Products). Una menzione speciale nella categoria dei farmaci di sintesi chimica è stata invece riconosciuta alla combinazione terapeutica Tafinlar*+Mekinist* (dabrafenib+trametinib) prima terapia a bersaglio molecolare approvata come trattamento adiuvante nei pazienti con melanoma in stadio III. Altra menzione speciale, questa volta nella categoria delle terapie digitali, a Enerzair* Breezhaler* (Qvm149), che in Europa è la prima terapia inalatoria per l’asma non controllato utilizzabile insieme a un sensore digitale opzionale che si collega allo smartphone attraverso Bluetooth.
“Il riconoscimento ricevuto anche quest’anno è una conferma importante per noi”, afferma Pasquale Frega, Country President e Amministratore delegato di Novartis Italia, commentando il successo al Prix Galien 2021. “Ha ancora più valore dopo la dura prova che l’offerta di salute ha dovuto affrontare nel corso della crisi pandemica, superata proprio grazie al contributo determinante dell’innovazione farmaceutica di cui siamo promotori. I tre riconoscimenti che Novartis ha ottenuto al Prix Galien, testimoniano ulteriormente il nostro impegno nel re-immaginare la medicina e nel contribuire a rendere migliore la vita di tanti pazienti”.
Comunemente noto come il ‘Nobel’ della farmacologia – ricorda la nota – il Prix Galien è nato in Francia nel 1970 con l’obiettivo di valorizzare le più importanti innovazioni nel campo della ricerca farmacologica, si svolge anche in Italia dal 1992 ed è diventato nel tempo uno degli appuntamenti più prestigiosi e attesi della comunità medico scientifica nazionale. Tra le aziende farmaceutiche attive nel nostro paese, Novartis è quella che ha ricevuto il maggior numero di riconoscimenti nel corso di questi anni.
Nel dettaglio: Zolgensma (onasemnogene abeparvovec) è la prima terapia genica disponibile per la Sma, rara malattia neuromuscolare genetica che è tra le principali cause di morte infantile. La terapia genica è concepita per affrontarne la causa genetica della malattia: agisce infatti sostituendo direttamente il gene mancante o non funzionante Smn1 e si somministra una sola volta nella vita del paziente per via endovenosa, consentendo un significativo beneficio clinico per i piccoli pazienti stessi. In questo senso, il farmaco potrà fornire, su un orizzonte temporale di lunga durata, un importante beneficio clinico per i pazienti in termini di miglioramento delle funzioni muscolari, comprese quelle coinvolte nella respirazione, nella deglutizione e nei movimenti motori di base.
Tafinlar+Mekinist (dabrafenib + trametinib) è la oggi la prima terapia a bersaglio molecolare approvata come trattamento adiuvante nei pazienti con melanoma allo stadio III e ad alto rischio di recidiva. Ha dimostrato di poter garantire una sopravvivenza duratura e libera da recidive nel 52% dei pazienti trattati e, grazie a una formulazione che consente la somministrazione orale e quindi il trattamento domiciliare, favorisce una maggiore aderenza alla terapia, insieme a una migliore qualità della vita dei pazienti stessi. Infine: Enerzair* Breezhaler* (Qvm 149) è la prima terapia inalatoria in mono somministrazione giornaliera, combinazione fissa di tre principi attivi indacaterolo acetato, glicopirronio bromuro e mometasone furoato, per il trattamento dell’asma non controllato. Il carattere particolarmente innovativo di questa soluzione terapeutica – prosegue la nota – è rappresentato da un sistema digitale opzionale costituito dal sensore elettronico che si collega tramite tecnologia bluetooth a una app sullo smartphone del paziente, svolgendo la funzione di promemoria per l’assunzione del farmaco, fornendo informazioni sulla qualità dell’aria e raccogliendo i dati inseriti relativi al controllo dell’asma. Il sensore registra l’inalazione della terapia e invia alla app i dati di utilizzo del farmaco, consentendo il monitoraggio dell’aderenza farmacologica. Le informazioni registrate sulla app sono raccolte in un report che il paziente può condividere con il proprio medico, fornendo così allo specialista i dati necessari alla valutazione clinica.