Cronaca

Lo accoltellò per gelosia,
ma la vittima scompare

L’imputato, Alfio Scimonelli, 48enne pluripregiudicato cremasco, si è sempre definito il fidanzato storico di Sabrina Beccalli, la 39enne bruciata a Ferragosto del 2020 nella sua Fiat Panda nelle campagne di Vergonzana da Alessandro Pasini, a giudizio con le accuse di omicidio volontario, incendio con pericolo per l’incolumità pubblica, distruzione di cadavere e crollo di edificio.

Scimonelli è a processo per aver tentato di uccidere, il 15 luglio del 2020 in via Martini, nel quartiere di San Bernardino, il rivale in amore, Giovanni Lucchetti, 54 anni, anch’egli cremasco. L’uomo, accoltellato all’addome, era riuscito  a chiedere aiuto davanti all’ingresso di un bar. Soccorso, era stato trasportato in ospedale dove gli era stata riscontrata una lesione da arma bianca alla parete addominale con prognosi di 25 giorni. Oggi il processo si è aperto con la testimonianza di uno dei poliziotti intervenuti sul posto che ha riferito di aver visto il ferito sporco di sangue all’altezza dell’addome e sui vestiti. Ma manca ancora la testimonianza fondamentale della vittima. Lucchetti, infatti, non si trova, e il collegio dei giudici ne ha fatto disporre le ricerche non solo in territorio cremasco, ma anche a livello nazionale. Se rintracciato, Lucchetti dovrà raccontare i fatti il prossimo 7 dicembre, data del rinvio dell’udienza. I verbali di quanto dichiarato all’epoca da Sabrina Beccalli, invece, sono stati acquisiti, essendo la donna deceduta.

Scimonelli, con alle spalle precedenti per reati contro la persona e il patrimonio, in particolare per aver messo a segno una serie di rapine ai danni di Istituti di credito, era stato rintracciato poco dopo i fatti dalla polizia in casa di amici. L’imputato, che è detenuto, è assistito dall’avvocato Mario Tacchinardi.

Sara Pizzorni 

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