Ambiente

Tariffa puntuale, ancora incognite
per le categorie degli artigiani

L’introduzione della tariffa puntuale sta creando una serie di interrogativi tra le categorie economiche, soprattutto quelle degli artigiani. Ieri la commissione Ambiente che ha fatto il punto sulla sperimentazione ha messo in luce il forte ritardo degli utenti non domestici nel ritiro dei sacchi blu con tag: solo il 62% contro l’85 %delle utenze domestiche. Tra gli artigiani che sembrano aver risolto il problema, ci sono i liutai: in precedenza gettavano i trucioli di legno dell’indifferenziato, invece avranno a disposizione contenitori per conferire il rifiuto nel verde. Ma con quale frequenza avverranno i ritiri presso le botteghe non è ancora noto.

A rappresentare un altra categoria tuttora in difficoltà è stato l’odontotecnico Guido Cauzzi: il problema sono i calchi in gesso, che potrebbero essere destinati ad un recupero, visto che non sono rifiuti speciali: ma al momento Linea Gestioni non è stata in grado di indicare le modalità e nemmeno i contenitori in cui dovranno essere smaltiti.

C’è poi il caso delle estetiste e parrucchieri: riempire un sacco da 120 litri, la dimensione inizialmente consegnata alle categorie produttive, si sta rivelando problematico, come ha spiegato in commissione la parrucchiera Laura Medaglia, che ha chiesto sacchi più piccoli in quanto tenere in bottega contenitori tanto ampi pone problemi di spazio oltre che di odori. gb

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