Cronaca

Al Cittanova Cgil presenta studio sulla qualità del lavoro «Manca valorizzazione della professionalità e conciliazione vita privata/lavoro»

All’interno dell’attivo provinciale della Cgil con Susanna Camusso, organizzato nella mattinata al Cittanova, la presentazione della prima parte dello studio fatto dalla Cgil cremonese sulla qualità del lavoro. Un questionario anonimo di 40 domande dal titolo “Scocciato dal lavoro? Parliamone”, somministrato a 3.705 lavoratori (hanno risposto in 2.130, il 57%) di 25 aziende strutturate del territorio. Il target dei lavoratori che hanno partecipato all’iniziativa: età (il 59% tra i 35 e i 50 anni, il 26% sotto i 35 e il 15% sopra i 50), tipo di contratto (81% a tempo indeterminato, 20% altro contratto), il sesso (59% donne, 41% uomini con alcune aziende di sole donne e una di soli uomini). Ecco cosa hanno detto i lavoratori interrogati, suddivisi in dieci settori. Secondo 500 alimentaristi (impiegati in quattro diverse aziende cremonesi) il fattore di maggiore importanza per la qualità del lavoro è la gestione

Bertoletti e Camusso

del carico e i ritmi di lavoro, el principali criticità la comunicazione interna e la conciliazione. Per i lavoratori di 5 realtà del commercio, il fattore più importante è quello delle relazioni interpersonali interne, i punti di caduta la comunicazione e la carriera. Le relazioni interpersonali, il rapporto con gli altri, è l’aspetto fondamentale del lavoro anche per gli edili che riconoscono criticità per gli aspetti riguardanti autonomia e carriera. Secondo i lavoratori dell’Ospedale Oglio Po di Casalmaggiore, la qualità del lavoro si basa soprattutto su relazioni, valutazione delle risorse umane e carriera, le delusioni riguardano principalmente pianificazione e carriera. Nella scuola le relazioni interpersonali sono il fattore più importante, mentre le criticità comunicazione e carriera. I chimici segnalano la gestione e il carico dei ritmi di lavoro come elemento fondamentale, mentre riconoscono in conciliazione e carriera le problematiche maggiori. Per i metalmeccanici carriera e comunicazioni sono gli aspetti problematici, mentre le relazioni sono l’elemento fondamentale. Le relazioni interpersonali sono il fattore di maggior importanza anche per i lavoratori tessili che individuano Particolari le ultime due categorie. La segnalazione delle cooperative di pulizia è particolare: è l’unico settore che mette al primo posto il ruolo come qualitativo per il lavoro, mentre evidenzia come critiche comunicazione e carriera. Da ultimo la sanità privata, ossia le case di riposo, dove i lavoratori mettono al centro della qualità del proprio lavoro la conciliazione famiglia/lavoro, segnalando come punti di caduta autonomia e carriera.
Mostrate, poi, le risposte accorpate di tutte le categoria su cosa manca nel proprio lavoro. La maggior parte dei 2.130 lavoratori mettono al primo posto la valorizzazione della professionalità, al secondo la conciliazione tra vita privata e lavoro, al terzo la possibilità di dare un contributo di idee. Infine, la domanda su cosa è importante: la maggioranza dice le condizioni di lavoro e le relazioni tra persone.
L’indagine, esposta solo per la prima parte, verrà presentata integralmente entro l’estate.

 

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