Piante, perizia agronomi sotto
accusa: "Mancano le schede"
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Lo aveva annunciato e lo ha fatto: il consigliere comunale Marcello Ventura ha depositato oggi ai carabinieri della Forestale l’esposto contro il Comune relativo all’abbattimento delle piante. Il deposito, attraverso l’avvocato Michela Soldi, prevede indagini immediate con presentazione successiva del fascicolo completo in procura.
“Ovviamente”, ha commentato Ventura, “ci riserviamo con l’avvocato di integrare in qualsiasi momento con la documentazione richiesta all’Amministrazione tramite i tre accessi agli atti già fatti nell’ultimo mese”.
Molti i dubbi espressi nell’esposto, in cui tra l’altro si chiede di sospendere i tagli, relativamente alle azioni intraprese dal Comune. In primis, sul modo in cui sono state effettuate le analisi, le metodologie usate e la tempistica. “Perché”, si chiede Ventura, “il Comune, in possesso della relazione da aprile, ha fatto i tagli ad agosto se davvero quegli alberi erano pericolosi?”.
Sotto “accusa”, la perizia degli agronomi Miceli-Solari, secondo cui quelle 133 piante inserite nella classe D, e cioè la peggiore, sono da abbattere perchè a rischio crollo. “Contestiamo i criteri”, ha detto l’avvocato Soldi, “ma soprattutto il fatto che mancano le schede cartacee. Sono le schede che assegnano la propensione al cedimento della pianta. Sono come una cartella clinica di un paziente. Senza queste, non si sa in base a quale criterio sia stato deciso di abbattere gli alberi”.
Nell’esposto, Ventura chiede anche chiarimenti sull’incarico che il Comune ha dato, a maggio, ad uno studio di agronomi di Torino “per effettuare verifiche e analisi sul patrimonio arboreo in altre vie, non si sa quali”. “Perchè cambiare studio?”, si domanda il capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale.
Sara Pizzorni