Momento magico a Casalmaggiore L'Orchestra del Conservatorio di Parma con il solista al piano Cappello conquista la sala tutta esaurita
Serata davvero emozionante e singolare per il privilegiato pubblico casalese che è riuscito ad accaparrarsi un posto per l’atteso concerto del 31 marzo con protagonista l’orchestra del Conservatorio di Parma, diretta da Matteo Pagliari, e il pianista Roberto Cappello nelle vesti di solista. In programma due capisaldi della letteratura nel genere di tutti i tempi: l’op. 73 di Beethoven, il cosiddetto Imperatore, e l’op. 23 di Ciaikovskij.
Si è trattato davvero di un momento magico per i tanti spettatori stipati all’inverosimile in platea e nei palchi, introdotti all’ascolto da Luca Tessadrelli, compositore e docente di armonia dell’istituzione ospite, che con brevi, ma efficaci parole ha saputo offrire una chiave di lettura delle due opere sinfoniche proposte. Rassicurante da subito la presenza di Roberto Cappello, assecondato dal gesto sicuro di Pagliari, saldo e chiaro riferimento per i giovani strumentisti, tanti dei quali per la prima volta in palcoscenico. Dopo gli iniziali accordi solenni e imponenti dell’Allegro, il pianista ha proseguito il primo movimento del concerto beethoveniano ponendone in rilievo la maestosità e l’eleganza sino a giungere all’idilliaco e quasi trasognato Adagio, reso con quella profondità e intimismo che solo il grande artista riesce a far emergere. Senza perdere di vista i giovani accanto a lui, Cappello ha concluso la composizione con naturalezza e semplicità, quasi celando all’ascoltatore, nel vivace Rondò finale, le difficoltà virtuosistiche per evidenziarne al contrario gli aspetti poetici e drammatici. Attenta e precisa la direzione di Pagliari, abile nel coordinare i giovani, emozionati e palpitanti negli interventi solistici, ma incoraggiati dallo sguardo tranquillizzante dei propri docenti coinvolti come loro nell’esecuzione.
Analogamente avvincente il concerto di Ciaikovskij, un’opera tra le più eseguite in tutto il mondo. Sicuro l’attacco dell’orchestra seguito dagli interventi di Cappello in grado di far emergere il proprio ruolo di protagonista a tutti gli effetti. Accompagnato dal pizzicato talora timido degli archi, a poco a poco si è imposto all’attenzione degli ascoltatori, facendo emergere quella dolcezza e cantabilità che, quasi ce ne fosse bisogno, rendono giustizia al grande interprete che senza soluzione di continuità è giunto all’Allegro con fuoco conclusivo sempre con l’occhio vigile sull’operato dei «suoi» giovani strumentisti.
Meritatissimi gli interminabili e scroscianti applausi esplosi in sala al termine dell’esecuzione, seguita da un bis del terzo movimento del concerto di Ciaikovskij. Tra i presenti tanti i volti noti della musica e della cultura, primo tra tutti il direttore d’orchestra casalasco Giacomo Zani, l’avvocato Andrea Mora – presidente del Conservatorio Boito – la sovrintendenza del Teatro Regio di Parma, giornalisti, critici musicali, tutti compiaciuti e ammaliati dalla straordinaria iniziativa casalasca voluta dall’associazione «Amici del Casalmaggiore International Festival». Una serata certo da incanto che lascerà davvero una traccia indelebile nella storia del nostro teatro.
Paola Cirani
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