Sport

I medagliati olimpici
da Mattarella e Draghi

Novantadue giorni dopo la bandiera italiana ha completato il suo viaggio. Dalle mani degli atleti a quelle del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che il 23 giugno scorso l’aveva consegnata agli atleti olimpici Elia Viviani e Jessica Rossi e ai paralimpici Bebe Vio e Federico Morlacchi.

Ieri, givoedì 23 settembre, al Quirinale Mattarella ha ricevuto nel pomeriggio i medagliati olimpici e paralimpici e una rappresentanza di atleti italiani che hanno partecipato ai Giochi di Tokyo 2020. Tra loro, anche i protagonisti cremonesi, a partire dagli Ori Valentina Rodini e Fausto Desalu, oltre al ct dalla Nazionale di ciclismo su pista Marco Villa, campione olimpica nell’inseguimento a squadre.

“Mai così tante medaglie, avete emozionato gli italiani” ha esordito il presidente della Repubblica. E ancora: “Ci sono momenti in cui lo sport assume significati più ampi. Il nostro Paese è in ripresa, si è sentito rappresentato, si è sentito coinvolto da voi. Siete stati squadra, avete dimostrato amicizia e integrazione tra di voi, e avete sollecitato attenzione allo sport e a praticare lo sport. I successi delle Paralimpiadi hanno spinto tanti giovani con disabilità a dedicarsi allo sport, confermando che le discipline paralimpiche sono un’avanguardia preziosa. Questa è stata una grande estate per lo sport”.

I campioni olimpici e paralimpici sono stati poi ricevuti a Palazzo Chigi dal Presidente del Consiglio Mario Draghi: “La gioia e l’orgoglio per i vostri successi è enorme. Avete superato le aspettative di tutti gli italiani. Ci avete fatto vivere momenti che ricorderemo molto a lungo. C’è solo un problema: ci state abituando male”. Poi un messaggio d’orgoglio: “Il resto del mondo guarda a questa estate italiana di successi sportivi con ammirazione e, perché no, un pizzico d’invidia. Auguro a tutti voi, e a tutti a noi, di continuare così. Spesso quando parliamo di futuro è facile perdersi in concetti astratti. Qui vedo la generazione che vuole cambiare l’Italia. E che, ne sono certo, ci riuscirà. Siete simboli di integrazione e di superamento delle barriere. Tocca a noi come Governo mettere in grado voi e i vostri coetanei di sprigionare le vostre energie. Perché, come abbiamo visto, possono portare a grandi soddisfazioni per il Paese”.

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