Cronaca

Trenord, bilancio in attivo: «Utile da 8,5 milioni: saranno reinvestiti nella qualità del servizio»

Un fatturato di 666 milioni di euro in crescita del 6% rispetto al 2010, margine operativo lordo di 41,2 milioni pari al 6,2% del fatturato e un utile di 8,5 milioni, che “non saranno distribuiti – fa sapere Trenord – ma destinati a investimenti per la qualità del servizio ferroviario”. Sono questi i principali numeri del bilancio 2011 di Trenord approvato dal Consiglio di amministrazione.

“Siamo una società sana che già dal primo bilancio è capace di remunerare il capitale, con un ritorno sugli investimenti (ROI, Return on Investment) del 15,1% – ha commentato Giuseppe Biesuz, amministratore delegato di Trenord – Questi risultati ci consentono di proseguire nell’importante azione di miglioramento del servizio ferroviario in Lombardia. Quando la società nacque, dichiarai che avremmo investito ogni euro nella qualità del servizio: nuovi treni, manutenzione, tecnologie, comunicazione. Lo confermiamo oggi, reinvestendo gli utili in queste attività”.

La produzione è passata da 35,1 a 37,6 milioni di treni/km con un incremento rispetto allo scorso anno di circa il 7 percento. In crescita anche i viaggiatori che passano da 4,5 a 4,7 milioni di passeggeri/km, con un incremento del 4 percento. I risultati registrati nel 2011 hanno conferito a Trenord la capacità di generare investimenti in autofinanziamento per complessivi 250 milioni di euro per l’acquisto di 8 treni monopiano, 5 composizioni Vivalto con locomotore e la rimessa a nuovo di 32 carrozze a due piani, a completamento del piano di restyling della flotta esistente, arrivato ormai al 90%. Entro il 2015, la società prevede di stanziare complessivamente 570 milioni per il rinnovo della flotta. Tali somme si aggiungono a quelle già stanziate a partire dal 2001 da Regione Lombardia, pari a 1.200 milioni di Euro per 105 nuovi treni e 100 locomotive.

Gli indicatori del servizio offerto da Trenord – fa sapere l’azienda – nel corso del 2011 sono tutti positivi e in crescita rispetto all’anno precedente: ritardo medio ponderato sceso a 3,2 minuti a passeggero (3,8 nel 2010) con un miglioramento di circa il 16%, mentre le soppressioni medie giornaliere sono meno dell’1%.

 

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