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L'11 settembre note ottocentesche
per Stradivari Quartett

Foto di repertorio

Il concerto dello Stradivari quartett inaugura, domani sera (sabato 11 settembre) alle 21, la stagione autunnale dell’Auditorium Giovanni Arvedi del Museo del Violino. L’ensemble, come consuetudine, si esibirà con un prezioso set di strumenti, a iniziare dal violino Antonio Stradivari “Aurea” 1715 di Xiaoming Wang. Maya Kadosh suonerà un violino Giuseppe e Antonio Gagliano del 1760, Lech Antonio Uszynski una viola Hendrick Willems del 1690 e Maja Weber un violoncello Ioannes Grancino del 1731.

Il programma musicale, tutto ottocentesco, spazia tuttavia, tra visioni innovative e citazioni in un arco temporale ben più ampio. In apertura il Quartetto per archi n.12 “,” in fa maggiore, op. 96 di Antonin Dvoràk. L’utilizzo della scala pentatonica, comune alla musica slava, irlandese e afro americana, anticipa riflessioni armoniche novecentesche ed è elemento di congiunzione tra la formazione europea del compositore e l’esperienza nel Nuovo Continente: dal 1892 è infatti direttore del Conservatorio di New York. Nella fitta trama di ritmi sincopati dell’Allegro, ma non troppo iniziale, traluce in filigrana un omaggio alla cultura statunitense. Non mancano eco romantiche come lo struggente Lento e lo spigliato colorismo del Rondò finale. Di verso cronologicamente opposto la ricerca di Franz Schubert. Nel Quartetto n.14 in re minore “Der Tod und das mäd Ken” D810 trova sintesi l’anelito a una espressione creativa romantica ancorché coerente alla forma classica di compiuta e collaudata perfezione, grazie soprattutto alla lezione di Haydn, Mozart e Beethoven.

Sin dalla fondazione, nel 2007, Stradivari Quartett ha guadagnato un’eccellente reputazione in concerti e festival di tutto il mondo. La condivisione del concerto e dei momenti a esso correlati caratterizza la proposta del quartetto, così il pubblico, che segue con entusiasmo l’ensemble, è così a stretto contatto con i musicisti da creare una fedele “comunità di appassionati”: l’entusiasmo per la musica e la cultura li accompagna a Zurigo, Berlino, Cremona e molti altri luoghi.

Senza dubbio Stradivari Quartet è una delle formazioni cameristiche più interessanti del nostro tempo. Tiene circa 50 concerti l’anno in Svizzera e in tutto il mondo. Si è esibito alla Wigmore Hall di Londra, alla Philharmonie di Berlino, alla Konzerthaus di Vienna, alla Elbphilharmonie di Amburgo, al Metropolitan Museum di New York, alla Kioi Hall di Tokyo, alla Shanghai Oriental Hall, al National Center for Performing Arts di Pechino e al Seoul Arts Center. È ospite dei maggiori festival europei: Lucerne Festival, Kissinger Sommer, Rheingau Music Festival, Rubinstein Piano Festival, Schleswig-Holstein Music Festival.

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