Politica

Sentenza Seregno, minoranza:
"Bloccare fusione Lgh-A2A"

La sede di Lgh

“Chiediamo, a tutela del Comune di Cremona, che venga sospesa ogni azione volta alla fusione di LGH SpA in A2A SpA”: la richiesta arriva dai consiglieri comunali di Forza Italia, Carlo Malvezzi, Federico Fasani e Saverio Simi, e dalla consigliera Maria Vittoria Ceraso (Viva Cremona), in seguito alla sentenza emessa il 1 settembre 2021 dalla quinta sezione del Consiglio di Stato che ha stabilito l’annullamento della delibera del Comune di Seregno per la cessione della maggioranza della propria società ad A2A spa.

“La sentenza non lascia spazio a interpretazioni: l’operazione di fusione di LGH in A2A, del tutto simile a quella bocciata definitivamente dal Consiglio di Stato, è illegittima” scrivono i consiglieri di minoranza in una nota. “Le due operazioni, che differiscono solo per alcuni aspetti tecnici irrilevanti rispetto al cuore del problema sollevato dal Tar Lombardia il 15 Gennaio 2021 e confermato definitivamente dal Consiglio di Stato di ieri, hanno previsto la cessione di quote di partecipazione di aziende pubbliche ad un soggetto privato senza gara.

Secondo i giudici amministratovi “nel rispetto dei principi di concorrenza e di par condicio, la scelta del partner industriale, in grado di esercitare un controllo di fatto sul gestore del servizio, avrebbe dovuto avvenire in forma competitiva” e “l’assunto della pretesa infungibilità dell’operazione” come eccezione alla regola dell’evidenza pubblica sulla quale aveva molto insistito la maggioranza di Cremona “avrebbe dovuto essere valutata con particolare rigore a all’esito di una puntuale indagine di mercato, idonea a dimostrare che l’unica possibilità di sviluppo e di incremento di competitività per Aeb fosse appunto l’integrazione con A2A per le sue peculiari caratteristiche”.

In definitiva il Consiglio di Stato conferma che “una diluizione della partecipazione pubblica totalitaria in favore di una partnership istituzionale con un soggetto privato” deve avvenire attraverso “una strumentale procedura selettiva tra i potenziali operatori economici dei settori interessati”,  e le aziende private ricorrenti al Tar sono quindi interessate “a sollecitare il rispetto delle regole concorrenziali”. Si tratta di una sentenza estremamente rilevante che conferma quanto già espressa dall’ANAC con la delibera 172 del 21 febbraio 2018, parere che l’Amministrazione Comunale ha deliberatamente e ostinatamente voluto ignorare.

In più occasioni abbiamo chiesto alla maggioranza di agire con maggiore prudenza, tenuto conto anche della vicenda Seregno, evitando accelerazioni e forzature che avrebbero esposto l’ente e gli amministratori al rischio di assumere atti illegittimi con conseguente danno patrimoniale. L’abbiamo fatto presentando ordini del giorno, sempre respinti dalla maggioranza, e più recentemente chiedendo all’Amministrazione di interpellare l’Anac sulla legittimità della fusione A2A LGH prima di far esprimere il Consiglio Comunale in merito alla stessa.

Anche in questo caso la richiesta non è stata accolta probabilmente nel timore che il parere non fosse, come in passato, favorevole. La Giunta ha mandato il Consiglio Comunale allo sbaraglio, fallendo sull’operazione economica più importante degli ultimi decenni. Di fatto la sentenza di ieri non lascia alcun margine di interpretazione”.

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