Cronaca

Imprenditrice assolta, ma
sentenza notificata dopo 5 anni

L’avvocato Zontini

Cinque anni per una notifica. Protagonista dell’ennesima storia di ritardi e lentezze, questa volta degli uffici delle cancellerie,  è una imprenditrice cremonese, venuta a sapere solo pochi giorni fa di essere stata assolta in Appello. A comunicarglielo è stato il suo legale, l’avvocato Alessandro Zontini, che ha ricevuto l’avviso della sentenza arrivato il 9 agosto scorso via Pec. In quel periodo l’avvocato era in ferie e ha visto la comunicazione solo a fine mese.

L’udienza di Appello a Brescia si era tenuta il 14 ottobre del 2016. I giudici avevno deciso subito, depositando la sentenza il giorno stesso. Peccato che la decisone sia stata notificata dagli uffici della cancelleria cinque anni dopo.

Quando il legale ha comunicato la notizia alla sua cliente, la donna, 74 anni, è rimasta alquanto stupita. In un primo momento non si ricordava nemmeno il procedimento di primo grado, svoltosi a Cremona e terminato il 20 maggio del 2015 con la condanna a 4 mesi di reclusione. In qualità di amministratore unico e legale rappresentante di una società nel settore tessile, nel 2008 non avrebbe versato entro i termini di legge le imposte relative agli stipendi dei dipendenti per un ammontare di poco più di 79.000 euro.

“Certo, avvocato, che la giustizia è lenta”, ha detto l’imprenditrice a Zontini, che in Appello, per far assolvere la sua assistita, aveva puntato sulla carenza dell’elemento psicologico e sull’assenza di dolo. Seppur contenta per il ribaltamento della sentenza di primo grado, la donna si è mostrata alquanto perplessa dal tempo trascorso.

Secondo la norma, è onere della cancelleria notificare i motivi della sentenza, ma in epoca post Covid si è aperta la strada ad una nuova interpretazione che pone a carico dell’avvocato l’onere, nei tempi fissati dalla legge, di accertare l’esito del giudizio.

Sara Pizzorni

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