Cronaca

Dai sindaci Galimberti e Bonaldi
appello all'accoglienza sul territorio

I sindaci dei due maggiori centri della provincia, Cremona e Crema, ribadiscono la disponibilità ad accogliere i profughi afghani e fanno un appello a tutti i loro colleghi della provincia di Cremona affinchè facciano altrettanto.

“A fronte degli appelli alla mobilitazione lanciati in queste ore da associazioni, ONG, reti formali e informali di cittadini rispetto al dramma che stanno vivendo tante donne, bambini e uomini in fuga dall’Afghanistan, sentiamo il dovere di prendere posizione”,  scrivono Gianluca Galimberti e Stefania Bonaldi in una nota diffusa oggi.
“Siamo pronti ad accogliere i profughi afghani, nelle modalità e secondo i criteri che le sedi e i soggetti istituzionali e civili preposti definiranno nelle prossime settimane.
È evidente che una situazione tanto drammatica richieda una risposta organizzata in un quadro internazionale di impegno corale e condiviso, che veda ONU e UE protagonisti e tra le questioni più urgenti da affrontare vi sono:
· la definizione di corridoi umanitari efficaci;
· l’analisi attenta della situazione di profughi afghani già presenti alle frontiere dell’Europa o già nei nostri paesi e in attesa di una risposta alla richiesta di asilo.
D’altro canto, nessun accordo internazionale può bastare senza l’impegno concreto delle amministrazioni locali e delle singole comunità, che quella accoglienza debbono poi organizzare e gestire. Essenziale è definire le modalità di accoglienza e per questo l’esperienza organizzata del SAI è sicuramente una possibilità di azione concreta, dentro un quadro di indicazioni nazionali che attendiamo.
Il territorio Cremasco, quello Cremonese e Casalasco hanno una tradizione di accoglienza e di integrazione che mettiamo al servizio di questa drammatica causa, in coerenza con i valori democratici e con le nostre coscienze, di fronte a un dramma di proporzioni enormi che coinvolge la vita di tanti innocenti che vedono compromessi i loro diritti fondamentali.
Ci rivolgiamo dunque a tutti gli amministratori della nostra Provincia perché aderiscano a questo appello, perché sia un primo passo affinché si creino le condizioni per un’azione congiunta e corale di tutte le Istituzioni locali cremonesi, finalizzate a dare aiuto e supporto a tutti coloro che scappano dal dramma dell’Afghanistan e dalla follia dei fondamentalismi religiosi”.

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