Cronaca

Autostrada Cr-Mn, Degli Angeli:
"Blocca raddoppio ferroviario"

Il rischio, con l’Autostrada Cr-Mn, è lo stop del raddoppio ferroviario: a dirlo è il consigliere comunale Marco Degli Angeli (M5S). “Ad oggi l’autostrada costituisce non una, bensì due spade di Damocle sulla testa dei cittadini cremonesi, mantovani nonché di tutti i lombardi. Una è il rischio che l’autostrada fantasma col buco di 8,5 km blocchi il raddoppio ferroviario e la seconda che Regione Lombardia, il 31 ottobre, compri con soldi pubblici un progetto irrealizzabile e già da modificare prima di iniziare. Il tutto alla modica cifra di 25 milioni di euro”.

Secondo il consigliere, “Siamo davanti ad un vero bluff del centro Destra lombardo, avallato in consiglio regionale anche dal Pd, e che verrà pagato a caro prezzo dai cittadini lombardi. Fontana sembra avere le mani bucate quando si tratta di pagare progetti inutili ed è avaro e piange miseria quando si parla di ospedali, treni e servizi utili ai nostri territori”.

Aggiunge Degli Angeli: “La risposta di Regione ad una mia richiesta di informazioni sulla compatibilità dei progetti che interessano l’asse viario Cremona/Mantova non lascia spazio ad interpretazioni. Regione Lombardia ammette che da inizio 2020 è nota una situazione di inconciliabilità tra il progetto autostradale e quello di raddoppio ferroviario e che il coordinamento tra i 2 progetti è risultato critico per i nuovi spazi dovuti al raddoppio e, in particolare, per quanto riguarda la progettazione delle opere che assicurano la continuità viabilistica di attraversamento Nord-Sud rispetto al corridoio infrastrutturale Est-Ovest della
ferrovia e dell’autostrada”.

A fronte di tali rilievi, Regione Lombardia ha chiesto ormai più di un anno fa ai soggetti competenti delle progettazioni dell’autostrada regionale e del raddoppio della linea ferroviaria di coordinarsi ulteriormente. “Ad oggi risulta che i tavoli tecnici di coordinamento dell’intervento ferroviario con il progetto dell’autostrada regionale, con la partecipazione di RFI, del concedente
CAL e dei progettisti delle rispettive infrastrutture siano ancora in corso di svolgimento, con il coinvolgimento di Regione Lombardia e anche con il coinvolgimento degli Enti Locali” sottolinea ancora il Movimento.

“I due progetti definitivi, che a questo punto tali non sono, sono ancora in corso di affinamento per cercare di definire in modo condiviso le soluzioni progettuali, le tecniche realizzative sia per le due infrastrutture primarie, sia per le nuove opere di viabilità locale di scavalco dei due interventi” continua il consigliere. “In poche parole, dopo 20 anni siamo ancora in fase di progettazione e i nodi arrivati al pettine sembrano impossibili da sciogliere. Però Regione Lombardia, spalleggiata da un irresponsabile fronte politico bipartisan, si prepara a versare 25 milioni di euro dei cittadini per comprare da Stradivaria SpA, un progetto già da modificare e insostenibile. In 20 anni la politica e i decisori pubblici non sono stati in grado di lavorare ad alternative valide e sostenibili come la riqualificazione dell’attuale SS10 ed ora fanno pagare ai cittadini la loro poca lungimiranza”.

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