Cronaca

Pendolari e Green Pass, Casoni:
"Auspicabile, ma controlli difficili"

Il punto, con il rappresentante del comitato InOrario, sulla situazione sanitaria e il trasporto sui convogli regionali. Con la ripresa post agostana molte aziende hanno intenzione di aumentare la quota del lavoro in presenza: "Ma non sarà sicuramente un ritorno al 100% ci aspettiamo una occupazione dei treni intorno  al 70% rispetto a prima del Covid, quindi non credo che ci saranno grossi problemi di affollamento".

Comitati pendolari in fibrillazione sul bresciano e sul bergamasco per l’anticipazione al 1 agosto della riduzione delle corse dei treni pendolari, previste da Trenord inizialmente dal 9 agosto e fino al 23. Sul cremonese al momento non sono segnalate situazioni del genere, afferma Matteo Casoni, del comitato pendolari InOrario attivo sulla Mantova – Cremona – Milano: “Per quanto ne sappiamo noi – afferma – le corse soppresse sono quelle già previste nel calendario estivo e riguardano esclusivamente  le tratte più brevi, ad esempio Cremona –  Codogno o Piadena Mantova. Si parla in questi casi di un calo del 50 – 60% rispetto al precedente calendario, mentre non ci sono riduzioni di corse sulla tratta lunga, Mantova – Milano”.

E d’altra parte il traffico dei pendolari non è mai ripreso del tutto sulla linea per Milano, rispetto all’epoca pre Covid: quelli che nell’ultimo anno hanno preso il treno per il capoluogo e il suo hinterland non hanno mai superato il 60% rispetto a prima, secondo i dati Trenord.

Con la ripresa post agostana però molte aziende hanno intenzione di aumentare la quota del lavoro in presenza: lo stesso Casoni, a titolo di esempio, riprenderà una settimana sì e una no. “Ma non sarà sicuramente un ritorno in presenza al 100% – afferma ancora – ci aspettiamo una occupazione dei treni intorno  al 70% rispetto a prima del Covid, quindi non credo che ci saranno grossi problemi di affollamento”.

Al momento i treni dei pendolari, come pure i mezzi di trasporto pubblico, sono esclusi dall’obbligo del Green Pass. “E d’altra parte – commenta Casoni – non capisco come potrebbero essere fatti controlli su treni a breve percorrenza. A Milano centrale stanno ripristinando i tornelli, forse solo lì si riuscirebbe a controllare i Pass, molto più difficile invece a Rogoredo o Lambrate.

“Per quanto mi riguarda mi piacerebbe che si arrivasse a dei controlli capillari, trovo giusta l’idea del Green Pass sui mezzi di trasporto, un modo per  forzare la vaccinazione ed evitare i rischi di uno stretto contatto in un ambiente piccolo come un vagone, pur indossando la mascherina. Insomma, un modo per  arrivare a proteggere se stessi ma anche gli altri. Inoltre, trovo giusto che tutti si vaccinino”.

Giuliana Biagi

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