Politica

Fondi Covid per progetti cultura
partecipata: interrogazione di Ceraso

Fondi Covid utilizzati per finanziare i progetti di cultura partecipata: j’accuse da parte del consigliere comunale Maria Vittoria Ceraso (Viva Cremona), che ha presentato un’interrogazione a risposta scritta relativa alla determina del 24/6/2021, “che utilizza l’avanzo vincolato Fondi Covid 19, relativo alle risorse trasferite dallo Stato nel 2020, per finanziare i progetti Cultura Partecipata 2021” commenta.

“Ancora una volta si rileva come i fondi che avrebbero dovuto essere elargiti a famiglie e imprese colpite dalla crisi legate alla pandemia vengano utilizzate dal Comune per finanziare iniziative che nulla hanno a che vedere con l’emergenza Covid 19” continua la consigliera.

“Vorrei infatti ricordare che il progetto “Cultura Partecipata” è nato con l’Amministrazione Galimberti nel 2014/2015 ed è stato riproposto per tutti gli anni successivi tra le attività di promozione culturale del Comune non legati ad alcuna emergenza e sempre finanziato attraverso risorse proprie o sponsorizzazioni. Come mai quest’anno la stessa iniziativa risulta legata all’emergenza quando tra l’altro nemmeno uno dei progetti finanziati ha qualche attinenza con il tema della pandemia essendo i filoni tematici a cui dovevano ispirarsi i progetti (Cremona bellissima, Cremona nella storia e Cremona dei giovani) del tutto estranei al Covid 19?

Qual’è a questo punto il discrimine tra ciò che può essere finanziato dai fondi Covid e ciò che non può esserlo?
Di fatto sembra che per il Comune ci possa stare dentro un po’ di tutto (vedi anche i 380.000,00 euro dei lavori del Ponchielli) tranne ad esempio i buoni spesa non più previsti per il 2021 (nel 2020 erano stati finanziati ben due bandi per attribuirli) nonostante siano ben note le gravi difficoltà che stanno vivendo le famiglie, documentate anche dal quel triste primato che vede Cremona al secondo posto in regione per aumento dei prestiti personali, segno che le stesse sono sempre più costrette a ricorrere al credito per far quadrare i conti.

Ciò non significa che il lavoratori e le associazioni del mondo della cultura non vadano sostenuti ed aiutati ma ciò dovrebbe avvenire attraverso lo strumento corretto e trasparente di un bando che stabilisca i presupposti legati all’emergenza in base ai quali è possibilie ottenere un contributo.

Così come è avventuo per le famiglie nel 2020 che per ottenere i buoni spesa hanno dovuto dichiarare la perdita del lavoro o i minori introiti a causa del covid e come avverà per le imprese che ancora attendono la distribuzione dei 600.000,00 euro di avanzo vincolato fondi Covid19 in quanto solo nei giorni scorsi la Giunta ha approvato un bando che prevede però criteri molto stringenti legati alla diminuzione di fatturato a causa dell’emegenza per avere qualche centinaia di euro di ristoro.

In realtà la cosa che vien da pensare è che quest’anno non siano arrivate sponsorizzazioni ad esempio da Linea Group Holding spa come nel 2020 (chissà perche’ visto che la società va benissimo!!) e che quindi l’Amministrazione abbia deciso all’ultimo ( nulla è accennato nel bando “Cultura Partecipata” circa la fonte di finanziamento dei progetti attraverso fondi Covid come si può leggere dal sito ai seguenti link: https://www.comune.cremona.it/node/500472 –
https://www.comune.cremona.it/node/501558) di utilizzare i fondi legati all’emergenza.
Un’azione che probabilmente dal punto di vista contabile risulterà come sempre formalmente corretta ….ma dal punto di vista dell’opportunità lascia davvero l’amaro in bocca”.

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