Cronaca

Via dal lavoro senza timbrare
Impiegati del Ghisleri assolti

Assolti dall’accusa di truffa ai danni dello Stato. Così ha deciso il giudice per Matteo Pelizzoli e Daniela Mineo, i due impiegati dell’istituto Ghisleri di via Palestro a suo tempo coinvolti nell’operazione della guardia di finanza ‘Zero in condotta’, indagine che ha già portato a tre assoluzioni e a quattro condanne.

L’avvocato Michele Tolomini

I due imputati, contrariamente agli altri colleghi, tutti processati con il rito abbreviato, hanno scelto il rito ordinario, ed erano accusati, il primo di essersi allontanato dall’ufficio durante l’orario di lavoro senza giustificato motivo, mentre la seconda di aver timbrato il cartellino in favore del collega. Pelizzoli e Mineo, difesi dall’avvocato Michele Tolomini, sono stati gli unici ad essere stati subito reintegrati al lavoro.

Durante le indagini, i finanzieri della Compagnia di Cremona, dall’8 maggio al 16 giugno del 2017, avevano monitorato gli spostamenti dei nove imputati, rilevando casi di ingiustificato allontanamento dal luogo di lavoro. Dall’attività investigativa era emersa l’esistenza di scambi reciproci dei badge personali tra dipendenti che vicendevolmente procedevano alla timbratura del cartellino elettronico per favorire i colleghi assenti al mattino o al termine dell’orario di lavoro. “I miei assistiti”, ha spiegato l’avvocato Tolomini, “non erano stati destinatari delle denunce originarie, ma si era ipotizzata una loro responsabilità dalla visione dei filmati”.

In una delle ultime udienze era stata sentita la testimonianza di un finanziere che per un mese, da maggio a giugno del 2017, si era appostato nei pressi della scuola, mentre i suoi colleghi all’interno della caserma monitoravano con le telecamere i vari spostamenti. In uno dei giorni contestati, il militare aveva riferito di aver visto Pelizzoli uscire in bici dall’istituto di via Palestro alle 13,22 e dirigersi verso via Bertesi, per poi rientrare alle 13,51 attraverso il cortile della scuola Anguissola. Secondo i finanzieri, l’imputato era uscito senza giustificato motivo.

Tutt’altra la versione fornita da vari testimoni della difesa, che avevano invece sostenuto la presenza a scuola dei due imputati che in più di un’occasione avrebbero svolto il proprio lavoro anche fuori dai normali orari di servizio. Secondo la tesi difensiva, erano stati svolti lavori straordinari non retribuiti di durata maggiore rispetto agli ammanchi di orari contestati.

Per i due imputati, anche il pm aveva chiesto l’assoluzione. “Ora, con questa sentenza”, ha commentato l’avvocato della difesa, che ha parlato di accuse “odiose e fastidiose, è tornata la serenità su una vicenda che aveva molto scosso queste due persone”. La motivazione della sentenza sarà depositata entro 15 giorni.

Sara Pizzorni

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