Comitato Acqua Pubblica dal Prefetto con una lettera: "A rischio rapporto cittadini-istituzioni"
– a sinistra il Prefetto, a destra una manifestazione del Comitato Acqua Pubblica
Nella Giornata Mondiale dell’Acqua, il Comitato Acqua Pubblica del territorio cremonese ha incontrato ufficialmente il prefetto di Cremona consegnandogli una lettera-appello. «Nel testo – scrive il Comitato – si sottolinea la preoccupazione del comitato, dei cittadini che esso rappresenta e del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua per la pesante situazione che si è venuta a creare in questi mesi nel territorio cremonese». Un’ora di incontro nella quale il Comitato ha ricapitolato per sommi capi la vicenda. «Abbiamo evidenziato – racconta il Comitato – i numerosi e pesanti punti di criticità (di merito e di metodo) e il prefetto ci ha posto domande, richiedendo chiarimenti e delucidazioni. Al termine del lungo e proficuo incontro il prefetto ha assicurato che, esaminate la lettera e la documentazione allegata, contatterà i soggetti interessati per ascoltare la loro versione in merito alle varie questioni sollevate. Copia della lettera-appello verrà nelle prossime ore consegnata a Roma al ministro dell’Interno da parte di una delegazione del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua».
Ecco l’inizio della lettera
“Signor Prefetto, signor Ministro dell’Interno
Vi scriviamo come referenti del Comitato Acqua Pubblica della Provincia di Cremona per segnalare una situazione che si trascina ormai da vari mesi e va di mano in mano inanellando provvedimenti, atti e comportamenti che sempre più mettono a rischio il rapporto tra cittadini ed istituzioni, squalificano i ruoli di rappresentanza ricoperti dalle persone elette a rappresentare i cittadini e in ultima analisi vanno a erodere e minare alle fondamenta la tenuta stessa delle istituzioni democratiche. Ci riferiamo a quanto sta avvenendo in provincia di Cremona relativamente alla situazione del servizio idrico integrato. In questa lettera-appello che vi consegniamo oggi ci limitiamo ad elencare avvenimenti ed atti, limitando all’essenziale i commenti, poiché riteniamo che i fatti stessi riescano, nel loro complesso forse più che nella singola rilevanza di ognuno, a dare il senso della preoccupazione e della invivibilità di cui tanti cittadini ci chiedono di farci interpreti presso le massime istituzioni dello Stato, sollecitando da queste un giudizio e un parere e se possibile l’adozione di atti concreti”.
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