Cronaca

Musei pronti a riaprire:
presentate le nuove mostre

Tanta voglia di ripartenza per i musei cremonesi, che si preparano ad accogliere nuovamente il pubblico dopo quasi un anno di chiusure a intermittenza, che non hanno consentito lo sviluppo di veri e propri programmi culturali.

Ed è anche per questo che il ritorno sarà all’insegna del recuperare il rapporto con i cittadini, come ha spiegato l’assessore alla cultura, Luca Burgazzi, durante l’evento di presentazione di Cremona Musei 2021, a cui hanno mandato un saluto, in streaming, anche il sindaco Gianluca Galimberti e l’assessore Barbara Manfredini. “Vogliamo ripartire con i cremonesi, anche perché all’inizio gli spostamenti saranno ancora limitati” ha detto Burgazzi. “Con la speranza, successivamente, di tornare nei canali del turismo”.

Tra le riaperture più attese “quella del museo del Violino, con la mostra su I violini di Vivaldi e le figlie di Choro, nonché la Triennale a settembre” continua l’assessore, “mentre negli altri musei riprenderanno le esposizioni, partendo da patrimonio donato ai musei e che non è stato mai visto”.

Ma si guarda anche avanti: “A settembre verrà presentato il programma triennale per il 2022-2023-2024, con un programma fatto di grandi mostre da una parte ma anche di eventi dedicati alla città e alla sua storia, per riavvicinare sempre più il pubblico locale”. Nella speranza che sia finito il valzer di aperture e chiusura, in quanto “queste realtà non si possono accendere e spegnere con un tasto, hanno bisogno di tempistiche certe”.

Partendo dalla pinacoteca, la prima parte della programmazione vedrà in mostra 130 opere donate da Faber Ferrari, consistenti in una serie di incisioni antiche. Ma, come fa sapere il curatore del museo, Mario Marubbi, si tornerà anche a parlare di Sofonisba Anguissola, il cui periodo siciliano sarà oggetto di una mostra nel 2022. Nel frattempo, da giugno a settembre, nel cortile di Palazzo Affaitati, verranno organizzate delle letture legate a questo personaggio, con brani tratti da una serie di testi: La dama col ventaglio di Giovanna Perini, Sofonisba. I ritratti dell’anima di Chiara Montani, La Verdadera relacion de la perdida de la Galera de Palermo (racconto della morte del primo marito di Sofonisba, Fabrizio Moncada).

Anche il Museo del Violino, che da quest’anno è diventato parte integrante di Cremona Musei, è pronto a ripartire, con una prima mostra speciale, I violini di Vivaldi e le figlie di Choro.

“Si riparte con grande fiducia del futuro, contando su tutto il lavoro fatto a porte chiuse, un lavoro di ricerca e di studio” spiega il direttore generale, Virginia Villa. “Ospitare questa mostra è motivo di felicità, per il lavoro fatto insieme a Città di Venezia e con l’Ospedale della Pietà”. Un lavoro durato due anni, durante i quali “abbiamo avuto qui i violini di Vivaldi e ci abbiamo lavorato. Ora è venuto il momento di restituire al pubblico questa bellissima storia, una storia sociale, di cui è protagonista lo stesso Vivaldi, ma anche le fanciulle dell’orchestra femminile dell’ospedale della Pietà”.

“Su questa mostra ha lavorato tutto il sistema cittadino, dal mondo universitario a quello della formazione” aggiunge il conservatore, Fausto Cacciatori. “Una mostra che vuole raccontare la storia di Venezia in merito a cultura, musica e liuteria. Il tentativo è quello di trasmettere al visitatore l’emozione che provavano i grandi viaggiatori del 700, che si recavano all’Ospedale della Pietù perascoltare queste ragazze musiciste”. Ma anche di “evidenziare la funzione sociale svolta dagli ospedali veneziani”.

Ma dal Museo del Violino non potrà mancare, covid permettendo, il XVI Concorso Triennale Internazionale di Liuteria Antonio Stradivari, che sarà però subordinato alla riapertura delle frontiere: “Sarà possibile farlo solo con un certo numero di iscritti” spiega Villa. “A questo proposito dovremo avere qualche certezza nel mese di giugno. L’evento si terrà dai primi di settembre, per concludersi il 22 con un concerto finale al Teatro Ponchielli”.

Passando agli altri spazi espositivi, per il Museo Archeologico la riapertura coincide con l’avvio di un nuovo progetto di studio, ricomposizione e restauro dei frammenti di decorazione pittorica della Stanza di Arianna della Domus del Ninfeo di Piazza Marconi. “Un lavoro molto importante e che ci rende orgogliosi” ha spiegato il curatore, Marina Volontè. Anche l’estate avrà una propria programmazione: “Ci siamo sempre caratterizzati per avere momenti di contaminazioni artistiche, e quest’anno daremo spazio a mostre fotografiche e installazioni, mentre in estate, come da tradizione, continueranno le collaborazioni con altre associazioni per organizzare dei concerti e altri eventi nel nostro cortile esterno”.

Il Museo di Storia Naturale, come spiega il curatore Anna Mosconi, ospiterà una mostra promossa dall’Adafa, denominata Cremona 2020, in memoria di Giuliano Regis, morto per Covid, che racconta la città nel 2020. Accanto a questo spazio anche a Biodiversità di città, promossa da Urban Bees, che vedrà esposte una serie di fotografie, 12 delle quali verranno utilizzate per realizzare un calendario da vendere per raccogliere fondi con cui finanziare le attività dell’associazione.

Molti anche gli eventi in programma al Museo della Civiltà Contadina, dove dalla primavera verranno organizzati, spiega anora Ronconi, degli eventi in collaborazione con Auser, Ma guardando più avanti, tra l’estate e l’autunno, lo spazio museale ospiterà il Microfestival di teatro e musica antica, in cui verranno trattati due grandi temi del mondo culturale: Monteverdi, “con la contrapposizione dei madrigali composti dal Maestro Marc’Antonio Ingengeri a quelli dell’allievo Claudio Monteverdi”, e Dante, “per il quale si terrà un appuntamento ad agosto, con un concerto in cascina e la lettura del cielo commentata”.

Sempre al Museo del Cambonino, si terrà la mini rassegna Cremona Città Palconscenico, con due appuntamenti: “Si tratta di due commedie che Ariosto e Goldoni hanno dedicato a Cremona” conclude Mosconi.

Un calendario ricco, dunque, nella speranza, come sottolineano il sindaco Galimberti e l’assessore Manfredini, “che si torni ad animare la città e a renderla appetibile, anche per il turismo”.

Laura Bosio

QUI IL PROGRAMMA COMPLETO

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