Falsi testamenti per l'eredità,
indagini anche a Casalmaggiore
Cercavano di sottrarre l’eredità a persone morte in solitudine, senza apparenti legami famigliari. Sono i componenti di una gang composta da almeno cinque persone su cui sta indagando la procura di Milano. Di mezzo c’è anche un finto notaio americano. Sequestrati d’urgenza dei beni, circa un milione di euro in totale, che la banda, di cui farebbe parte l’avvocato calabrese Giuseppe Marra, aveva cercato di rubare all’asse ereditario di un 70enne milanese, trovato morto in casa nel novembre 2018, sei mesi circa dopo la sua morte in solitudine.
Sette i casi finiti sotto la lente degli investigatori che durante le perquisizioni hanno trovato documenti, come ad esempio articoli di cronaca su persone trovate morte in casa dopo tanto tempo. Si indaga nel Mantovano, in provincia di Vicenza, a Venaria Reale, in provincia di Genova, a Nogara, a Castelfranco Veneto e ad Aviano.
Verifiche sono in corso su altri 9 episodi. Da approfondire, anche il caso del decesso di una donna nel 2019 a Casalmaggiore, un altro a Stanghella (Padova) nel 2020, un altro a Castelvetrano (Trapani) lo scorso anno. E ancora quelli legati a pensionati morti a Chivasso (Torino) nel giugno scorso, a Ortanova (Foggia) nel 2017 e a Roasio (Vercelli) nel 2012 e nel 2020, a San Marino nel 2013 e a Carapelle (Foggia) nel 2010. Tutte persone trovate decedute in casa, anche dopo giorni, settimane o mesi.
Come ricostruito dalla procura, la gang interveniva quando veniva a conoscenza del ritrovamento del corpo senza vita di una persona che viveva da sola. Dopo la nomina del curatore dell’eredità “si materializzava improvvisamente il legale Marra di Reggio Calabria, il quale riferiva di rappresentare un procuratore dell’erede designato”. Finto erede residente negli Usa che “sarebbe stato nominato” con un testamento del ’99 “redatto a New York dal notary public Carmine J. Guadagno”.