Cronaca

Ripresa economica, finanziamenti
a Comuni per 100 milioni

Altri cento milioni di euro stanziati dalla Regione per i Comuni del territorio lombardo, finalizzati a favorire la ripresa economica dello stesso. Un pacchetto sostanzioso, che per la città di Cremona significherà ricevere risorse per 280mila euro, mentre 200mila ne arriveranno a Crema e 140mila a Casalmaggiore. L’entità dello stanziamento dipende infatti dal numero di abitanti residenti nel Comune in questione.

Il pacchetto è contenuto nella legge approvata oggi in Consiglio regionale con 42 voti a favore, 15 astenuti e 8 contrari e a avrà ricadute in particolare su infrastrutture, viabilità, sviluppo sostenibile e dissesto idrogeologico.

Nel solco della legge che abbiamo approvato il 4 maggio scorso, riproponiamo un nuovo intervento di sostegno ai territori lombardi che vuole essere un ulteriore acceleratore per la ripresa economica” evidenzia il relatore e Vice Presidente della Commissione Bilancio Marco Colombo (Lega). “Si tratta di un provvedimento che mette direttamente nelle mani degli enti locali più di 100 milioni di euro, soldi che saranno spesi direttamente dai Sindaci che meglio di tutti conoscono le urgenze e le esigenze dei rispettivi territori”.

I Comuni beneficiari dei contributi dovranno affidare i lavori per la realizzazione delle opere pubbliche entro il 10 settembre di ciascun anno, pena la perdita del contributo stesso. Al fine di consentire la tempestiva erogazione di anticipazioni agli enti che dovessero trovarsi in situazioni di carenza di liquidità, la legge introduce una anticipazione a Finlombarda Spa pari a 76 milioni e 500mila euro. Considerato lo stato di emergenza epidemiologica, i contributi regionali assegnati possono ammontare sino al 100% del valore delle opere finanziate.

Nello specifico, gli investimenti dovranno essere finalizzati alla messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico; alla messa in sicurezza di strade, ponti e viadotti nonché interventi sulla viabilità e sui trasporti anche con la finalità di ridurre l’inquinamento ambientale; alla messa in sicurezza degli edifici, con precedenza per gli edifici scolastici, e di altre strutture di proprietà dei Comuni; alla messa in sicurezza e allo sviluppo di sistemi di trasporto pubblico di massa finalizzati al trasferimento modale verso forme di mobilità maggiormente sostenibili e alla riduzione delle emissioni climalteranti; a progetti di rigenerazione urbana, riconversione energetica e utilizzo fonti rinnovabili; alla realizzazione di infrastrutture sociali; alle bonifiche ambientali dei siti inquinati; all’acquisto di impianti, macchinari, attrezzature tecnico-scientifiche, mezzi di trasporto e altri beni mobili a utilizzo pluriennale.

Le risorse sono assegnate ai Comuni sulla base della popolazione residente al 1° gennaio 2020: per i Comuni fino a 3000 abitanti 30mila euro ciascuno; per i Comuni da 3.001 a 5.000 abitanti 60mila euro ciascuno; per i Comuni da 5.001 a 10.000 abitanti 100mila euro ciascuno; per i Comuni da 10.001 a 20.000 abitanti 140mila euro ciascuno; per i Comuni da 20.001 a 50.000 abitanti 200mila euro ciascuno; per i Comuni da 50.001 a 100.000 abitanti 280mila euro ciascuno; per i Comuni da 100.001 a 250.000 abitanti 570mila euro ciascuno; per i Comuni oltre i 250mila abitanti un milione e 100mila euro ciascuno.

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