Cinema

99 anni fa nasceva Ugo Tognazzi Niente eventi, Cremona guarda al centenario

Compirebbe oggi 99 anni Ugo Tognazzi, un grande del cinema italiano che ha sempre esaltato la sua cremonesità, a cominciare dall’uso del dialetto nelle più svariate occasioni, nei film o nei varietà televisivi.

Cremona non riuscirà quest’anno a ricordarlo con particolari eventi, puntando tutto sul centenario della nascita che cadrà l’anno prossimo. Per allora Elena Mosconi, curatrice  dell’archivio Tognazzi, nato nel 2016 presso il dipartimento di Musicologia dell’Università di Pavia, intende organizzare un convegno che raccolga i frutti del lavoro portato avanti dall’Archivio attraverso studi, ricerche, tesi di laurea basati sui documenti originali custoditi a palazzo Raimondi, molti dei quali concessi in comodato dalla famiglia cremonese dell’attore. Un archivio che in cinque anni è passato dai 300 pezzi iniziali agli attuali 600 e che punta ad arricchirsi sempre di più anche attingendo al mercato del collezionismo. Che tuttavia implica risorse economiche  oltre che impegno.

Pochi fondi ma tante idee, come quella che la professoressa Mosconi, docente di Storia del Cinema, ha concretizzato dallo scorso ottobre, in occasione del trentennale della scomparsa dell’attore. “Da allora – ci dice  – stiamo pubblicando sulle pagine Facebook e Instagram dell’Archivio, giorno dopo giorno, le immagini di alcuni dei nostri materiali: locandine, manifesti, libri da cui sono state tratte sceneggiature, utilizzando l’hashtag  #foreverugo seguito da un numero progressivo, arrivando così fino al 23 marzo 2022”.

Ma il centenario di Ugo oltre che guardare alla cultura accademica dovrà essere anche un’occasione di coinvolgimento della città, come affermano gli assessori alla Cultura Luca Burgazzi e al Commercio e City Branding Barbara Manfredini: “Con quest’anno – afferma Manfredini –  vogliamo dare nuovo impulso al comitato, rinnovando anche l’accordo quadro con l’università. Sarà un anno propedeutico a una serie di iniziative che da un lato ci hanno proposto associazioni, e dall’altro l’università. Il Comitato (di cui fanno parte oltre alla famiglia Tognazzi – Brambilla, anche altri soggetti privati)  verrà convocato prestissimo, perchè l’idea è di creare forme di coinvolgimento dei cittadini”.

Ma questa  settimana ricorre anche un altro anniversario: gli 81 anni di Mina, il prossimo 25 marzo. Anche in questo caso, nulla è in programma a Cremona, ma la città che vide fiorire il talento della cantante avrà voce attraverso la stessa Elena Mosconi, relatrice all’interno del convegno internazionale  ‘Mina, la voce del silenzio: presenza e assenza di un’icona pop’ organizzato in videoconferenza dal Dams dell’Università di Torino e da altri soggetti.

Interverranno studiose e studiosi da tutta Italia e relatori internazionali da Regno Unito, Australia e Francia, esperti di storia del cinema, di storia della musica, di semiotica, di moda e costume, di televisione, con la partecipazione di Ivano Fossati e Massimiliano Pani.

Oltre ad Elena Mosconi, che terrà una relazione su “Mina e Battisti insieme: due numeri uno a Teatro 10”, parteciperanno altri docenti dell’ateneo cremonese, Marco Cosci e Alesandro Bratus, quest’ultimo in veste di discussant in una delle tavole rotonde.

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