Cronaca

Transizione energetica Lgh finanzia dottorandi ed 'eccellenti' del Politecnico

Si rafforza la sinergia tra Comune di Cremona, LGH e il Politecnico di Milano – Polo Territoriale di Cremona nel quadro del programma di transizione energetica Cremona 20/30. Questa mattina in videoconferenza, è stato presentato il protocollo d’intesa tra i tre soggetti con il quale vengono finanziate iniziative di sviluppo territoriale, ponendo le basi per la creazione di canali stabili tra università e imprese locali, favorendo l’attività di ricerca e l’avvio di percorsi formativi nell’ambito della transizione energetica e dell’intelligenza artificiale, con particolare riguardo alle risorse, alle necessità e alle caratteristiche del territorio cremonese.

LGH sosterrà attraverso due borse di studio da 5mila euro l’una la frequenza o tesi di laurea di giovani meritevoli iscritti al Politecnico – Polo di Cremona. Contestualmente verranno sostenuti due progetti di ricerca inerenti i temi dell’accordo con un contributo del valore di 25mila € l’uno.
Il Politecnico si impegna ad espletare le procedure necessarie per l’assegnazione delle borse di studio e per i progetti di ricerca e a consentire l’eventuale accesso ai progetti di ricerca dei dottorati o post dottorato a studenti provenienti da altre Università aventi sede nel territorio del comune di Cremona (in particolare Università Cattolica del Sacro Cuore – sede di Cremona).
Il Comune si impegna ad offrire, attraverso l’Agenzia Servizi Informagiovani, il sostegno per mettere in contatto le imprese locali con l’Università per il dottorato o il post dottorato di ricerca.

Si concretizza così un’ulteriore collaborazione per realizzare iniziative finalizzate allo sviluppo territoriale, alla creazione di posti di lavoro, canali stabili tra università e imprese locali, collaborazione volta a favorire l’attività di ricerca e l’avvio di percorsi formativi con particolare attenzione alle risorse, alle necessità e alle caratteristiche del nostro territorio.

Come ha spiegato il sindaco Gianluca Galimberti, “questo protocollo è un altro tassello importante nella collaborazione tra Lgh, Politecnico e Comune. Sono felice di annunciarlo proprio oggi, in questa giornata così significativa del 18 marzo, in quanto rappresenta un segnale importante di futuro ed è un segno di speranza enorme. Il nostro territorio merita questa concreta speranza secondo concretissime linee di sviluppo”, ha concluso il sindaco ringraziando lo staff tecnico del Comune che ha partecipato alla redazione del piano di transizione energetica Cremona 20/30 e in particolare la dirigente Mara Pesaro.

“L’area cremonese – ha aggiunto il presidente di Lgh Giorgio Bontempi, è il naturale territorio per la digitalizzazione in agricoltura, un territorio dove le migliore esperienze possono svilupparsi in maniera concreta. Con il protocollo finanziamo due borse di studio per percorsi di eccellenza e due progetti di ricerca che verranno messi a disposizione del Politecnico. La sinergia riesce a dare risultati importanti e oggi diamo un input importantissimo di concretezza e di speranza che riguarda il territorio e i nostri giovani”.

E’ stato poi il prorettore del Politecnico Gianni Ferretti a spiegare l’importanza delle borse di studio per un ateneo che troppo spesso si vede strappare i migliori studenti da università straniere: “I percorsi di eccellenza, seguiti dal professore Filippo Renga, sono più che borse di studio. Prevedono un impegno molto maggiore da parte dello studente, tenuto a seguire corsi aggiuntivi e mantenere una media molto alta, per poi impegnare il periodo di vacanza in uno stage presso un’azienda del territorio. Invito le nostre aziende a sfruttare l’occasione offerta da questi stage, perchè gli studenti che vi accedono sono realmente delle eccellenze, prova ne sia che non tutti riescono a completare il percorso”.

Alcuni di questi ex studenti stanno avendo carriere brillanti: fondatori di start up, un docente all’Imperial College di Londra, una funzionaria di alto livello nella maggior banca francese, per fare qualche esempio.

Importante anche il finanziamento degli assegni di ricerca, utili per trattenere in Italia i migliori dottorandi. “Esiste un trend che va invertito – spiega Ferretti – perché noi formiamo capitale umano di eccellenza che poi va all’estero. I progetti su cui ci impegniamo, transizione energetica e intelligenza artificiale, sono di immediato interesse per il territorio e proseguono quanto già avviato con al Fabbrica della Bioenergia”.

Alla presentazione è intervenuto anche il responsabile del dipartimento di Scienze e Tecnologie Alimentari per una filiera agro – alimentare sostenibile della Cattolica Lorenzo Morelli: “Le crisi sono dei momenti di svolta, non è vero che tutto ritornerò come prima, dal punto di vista economico e sociale. Per affrontare questi punti di svolta ci vuole collaborazione. Lavoriamo insieme per i giovani, loro sono il futuro”.

La collaborazione si inserisce  nel pianCremona 20/30, che, insieme a LGH, Padania Acque S.p.A. e AEM Cremona S.p.A., con il coinvolgimento del territorio, intende favorire la transizione energetica ed ecologica della città e del territorio. Anche in questo caso è prevista la collaborazione con le università grazie al supporto dell’esperienza e delle conoscenze dei ricercatori del Politecnico di Milano. Anche in questo caso gli obiettivi sono gli investimenti e il lavoro. Questa visione si colloca nel solco del perseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e delle indicazioni dell’Unione europea in merito alla decarbonizzazione e all’economia circolare.

Rispetto poi al tema dell’intelligenza artificiale, soprattutto in questo ultimo periodo la trasformazione digitale si è rivelata un elemento centrale su cui puntare per la crescita del territorio, attraverso la diffusione delle competenze, l’investimento nella ricerca e l’evoluzione dei modelli operativi. L’intelligenza artificiale costituisce un aiuto prezioso per il mondo dell’energia e dell’innovazione sostenibile e ha un ruolo sempre più importante e riconosciuto, non solo per l’industria, ma anche per l’agricoltura come leva strategica in grado di garantire maggiore competitività al comparto nello scenario nazionale ed internazionale. Investire in questo ambito per aiutare professionalità giovani risulta quindi strategico.

 

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