S. Felice, abbattuti tre alberi, i residenti insorgono. Comune ammette la responsabilità
Tre alberi, due querce e un pioppo secolare, sono stati tagliati nel quartiere San Felice. Le piante erano situate su un terreno agricolo privato.
Dispiacere e sconcerto è stato espresso dai residenti del quartiere in particolare per l’abbattimento, avvenuto questa mattina, venerdì 12 marzo, del pioppo.
“Il quartiere ha perso un pezzo della sua storia”, è stato il commento, amareggiato, dei residenti. “L’albero – proseguono – è stato un punto di riferimento per generazioni e generazioni. La perdita è quindi sia ambientale che simbolica. Lo sguardo sconcertato degli abitanti del quartiere fa trapelare amarezza nei confronti di questa azione illegale e vandalica. Uno sfregio”.
Del fatto è stata avvertita la polizia locale, ma tutte le operazioni di abbattimento sono risultate regolari. L’albero, tra l’altro, era a rischio caduta.
Gli abitanti del quartiere, comunque, hanno fatto sapere di voler capire le intenzioni del proprietario di fare richiesta di trasformazione del lotto da terreno agricolo a terreno edificabile. “In un quartiere dove molti lotti edificabili cadono in rovina sarebbe inaccettabile. Legambiente è stata allertata per vedere se azioni penali sono perseguibili”.
Proprio gli ambientalisti stanno preparando un documento in cui si accusa di “scarsa sensibilità” il Comune.
L’Amministrazione, attraverso una nota, ha ammesso che “non può che sentirsi responsabile”.
“L’abbattimento – spiegano da Palazzo Comunale – purtroppo è avvenuto per una mancanza procedurale, per cui non è stata richiesta una verifica strutturale nei tempi previsti per legge”.
La situazione si è verificata “a causa di un momento di transizione dirigenziale che ha fatto slittare i termini previsti per la valutazione del caso specifico”.
La proprietà, infatti, aveva “segnalato che le piante in questione erano affette da una malattia, corredando la domanda di abbattimento con una perizia di un agronomo”.
“Purtroppo i tempi si sono prolungati e, a seguito della modalità di gestione della pratica che prevede il ‘silenzio assenso’, le piante sono state abbattute”, dicono dal Comune.
La notizia dei tagli “rattrista” e “si cercherà di porre rimedio quanto prima individuando altri spazi, come quello di Bagnara, sede della piantumazione del bosco dei Nuovi Nati”.
L’Amminsitrazione assicura che “verrà sentito anche il proprietario affinché la compensazione prevista a seguito dell’abbattimento sia congrua ed avvenga già in questa stagione silvana con la messa a dimora di nuove piante, pur nella consapevolezza che ciò potrà solo parzialmente compensare la perdita di alberi che rappresentano parte dell’identità del quartiere e dei suoi abitanti”.