Cronaca

Estorsione su Instagram a suon di rap: minacciava coetaneo chiedendogli soldi, arrestato

Ennesimo episodio di estorsione alla stazione dei pullman, che ha visto vittima un ragazzo di 17 anni, a lungo bullizzato e minacciato da un coetaneo affinché gli consegnasse del denaro.

A chiudere il cerchio, sono stati i Carabinieri di Soresina, coordinati dal comando di Cremona, agli ordini del maggiore Rocco Papaleo, che nei giorni scorsi hanno arrestato un altro 17enne, su esecuzione di un’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale per i Minorenni di Brescia.

Le accuse nei confronti del ragazzo, italiano, ma di origine indiana, sono di estorsione, reato continuato – consumatosi nel corso di un anno – e violenza privata, in quanto sottraeva al coetaneo somme di denaro dietro minacce perpetrate sui social network e sulle applicazioni di messaggistica istantanea, perseguitandolo addirittura tramite delle storie Instagram create ad hoc.

Un vero e proprio “bombardamento” di messaggi, che aveva fatto cadere il giovane in uno stato di panico assoluto.

L’inizio della vicenda risale al mese di febbraio 2020, con le prime minacce. I due, che frequentavano scuole diverse ma che si conoscevano dai tempi della scuola media, si incontravano la mattina in stazione dei pullman a Cremona. Ed era lì che il bullo aveva modo di scagliarsi contro il coetaneo, minacciandolo di fargli del male o di farlo picchiare dai suoi amici.

La vittima, un ragazzino piuttosto timido, aveva ceduto subito ai ricatti, acconsentendo a consegnare il denaro, finché il padre, notando nel figlio uno stato di ansia, lo aveva convinto a confidargli le sue paure, ed era emerso che il giovane aveva già consegnato 270 euro al suo aguzzino.

Al tempo però, poiché gli episodi si erano interrotti, anche a causa della sospensione delle lezioni in presenza, la vittima aveva deciso di non proseguire con la denuncia.

Tutto sembrava finito, ma non era così: i problemi sono infatti ricominciati nel gennaio di quest’anno, quando erano ricominciate le lezioni in presenza dopo il periodo delle festività natalizie.

La situazione è però emersa alla fine di febbraio, quando il padre aveva notato nuovamente comportamenti strani nel figlio, che aveva iniziato a soffrire di attacchi di panico. Dopo averlo convinto a raccontargli tutto, si era quindi recato nuovamente dai Carabinieri, stavolta con gli screenshot dei messaggi che erano intercorsi tra i due.

Erano quindi scattate le indagini, che avevano portato i militari a ricostruire il modus operandi dell’aguzzino, che in questi due mesi è riuscito a farsi consegnare 500 euro. Questi aveva innanzitutto preteso di poter comunicare con la propria vittima tramite Telegram, usando una chat che si poteva autocancellare.

Tramite quesiti messaggi, oltre alle minacce, gli forniva le istruzioni per la consegna del denaro, che doveva essere fatto cadere accidentalmente in modo che l’estorsero potesse poi raccoglierlo.

Dopo le prime consegne, disperato il 17enne aveva preso a evitare in ogni modo i contatti con il coetaneo, bloccandolo anche su Telegram. Ma l’altro non si era dato per vinta e aveva iniziato a utilizzare le storie di Instagram per lanciare i propri messaggi minacciosi, utilizzando spesso la terminologia tipica dei rapper, di cui era un grande fan.

Le minacce erano sempre legate all’incolumità fisica: se non mi consegni altri soldi mando i miei amici a spaccarti la faccia, era in soldoni i contenuti.

Questo aveva provocato nel giovane dei veri e propri attacchi di panico, consentendo così al padre di rendersi conto della situazione e di tornare dai Carabinieri, per una denuncia, che ha portato poi all’arresto. Il ragazzo, che alla visita dei Carabinieri ha pensato bene di rispondere intonando alcune strofe rap, è stato poi accompagnato in una comunità di recupero in provincia di Brescia.

Laura Bosio

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