Cronaca

Dentro casa Aschieri a otto anni da quel cantiere "effetto terremoto"

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Biglietti numerati alle pareti, crepe che si allargano e si allungano. Siamo andati con la telecamera dentro casa Aschieri, preziosa residenza cremonese (una parte risale al Quattrocento) all’incrocio tra via Palestro e via Goito danneggiata ben otto anni fa durante i lavori per l’abbattimento dell’ex Supercinema e la costruzione della Mediateca. Il primo crollo avvenne il 24 febbraio del 2004. «Una scossa come di terremoto», ricordano i residenti. Un mese dopo, il danno più esteso. Le pareti degli appartamenti e dello studio si crepano, il camino si trancia in due. Alcune famiglie vengono evacuate, le finestre puntellate, i danni numerati. 2500 rilevamenti, 2500 bigliettini in tutta la casa.
A otto anni di distanza, alcuni foglietti si sono staccati, gli altri sono ancora appesi e per i residenti sono come ferite. «Stare dentro casa Aschieri – ci raccontano – significa convivere con la paura di un crollo improvviso, riempire scatoloni con le cose da spostare, chiudere le finestre con il catenaccio per paura che i ladri si arrampichino sul ponteggio. E con quell’amarezza – ci confessano – di essere stati lasciati soli».
Ora, i lavori. L’accordo con il Ministero, promotore e responsabile del progetto della Mediateca, era stato raggiunto nel 2009. Dopo quasi tre anni di silenzio, il cantiere per la risistemazione del palazzo è partito (leggi l’articolo). Ci vorrà più di un anno. Di lavori, di traslochi e di disagi. E dopo, cosa ne sarà di quell’angolo di città? Stando dentro casa Aschieri i progetti di giardino o di posteggio appaiono solo annunci effimeri e lontani.

 

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