Cronaca

Riqualificazione comparto Po, progetto da 15 milioni approvato dalla Giunta

Costerà 15 milioni il maxi progetto di riqualificazione del quartiere Po, approvato oggi in Giunta, su proposta del vicesindaco Andrea Virgilio.

Un tassello importante nell’ambito della rigenerazione urbana. Tanto che verrà candidato al bando del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nell’ambito del “Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare”. 

Lo annuncia il sindaco, Gianluca Galimberti, evidenziando quali siano i punti principali del maxi intervento. A partire dalla “scuola materna ‘Martiri della libertà’, con demolizione dell’attuale struttura a rischio sismico e la costruzione di un nuovo polo per l’infanzia”.

E ancora, l’ex fornace Frazzi, che diventerà una sorta di museo, “con messa in sicurezza e realizzazione di spazi espositivi e per associazioni”.

Il complesso sportivo a Po, dove verranno realizzate diverse opere, tra cui “la riqualificazione della pista ciclabile, degli spogliatoio di calcio e pattinaggio, del piazzale Azzurri d’Italia”.

Tra gli altri interventi, “il lungo Po con nuova pavimentazione e nuovo arredo urbano per aree di socialità; gli alloggi Sap (servizio abitativo pubblico) di via Vecchia e via Valdipado con riqualificazione energetica ed eliminazione delle barriere architettoniche; il parco Sartori con percorsi runner, ludico-ginnici, spalti ai campi da basket, wi-fi;  il parco Tognazzi con riqualificazione della pavimentazione del parcheggio, alberi e attrezzature per il fitness all’aperto” spiega il primo cittadino.

“Accanto agli interventi strutturali, comprensivi anche di impianti fotovoltaici e opere idrauliche e viabilistiche, anche interventi sociali presso contesti abitativi difficili e in sinergia con la comunità del quartiere e della città”.

Del 15 milioni del costo complessivo, 255mila sono “già finanziati sulla scuola e 240mila di cofinanziamento da parte del Comune.   Progettiamo e cerchiamo i fondi per migliorare anche questa parte di Cremona così importante per tutti noi” conclude Galimberti.

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