Lettere

‘Ma la Politica ha voglia di riconoscere e valorizzare i cambiamenti?’

da Giuseppe Trespidi, segretario provinciale Udc Cremona

“È da parecchio tempo che l’UDC invocava un cambio di passo nella Politica e nella gestione del nostro Paese. Noi insieme a molti altri abbiamo invocato l’arrivo di Mario Draghi alla guida di un Governo il più possibile unitario per superare il trasformismo e il caos gestionale a cui abbiamo assistito fino ad oggi in questa legislatura. Parafrasando il Presidente della Repubblica ritenevamo necessario ‘un Governo di alto profilo, che non si identificasse con alcuna formula politica’.

Siamo quindi soddisfatti perché sulle cose da fare già si intravede una nuova stagione con delle modalità diverse dal passato perché si stanno facendo delle scelte strategiche con l’inserimento in ruoli chiave di persone competenti che vantano esperienze importanti anche in scenari difficili. Persone che badano all’essenziale senza ricorrere a esaltazioni mediatiche. Perciò le prime mosse di Mario Draghi non solo non hanno deluso, ma stanno ad indicare, in qualche modo, una direzione di marcia più complessiva e competente.

La sostituzione di Domenico Arcuri più che una sanzione nei confronti dell’uomo di Giuseppe Conte rappresenta un cambiamento di filosofia: si passa da una dimensione pseudo artigianale ad una di carattere professionale e strutturale. Una nuova linea di comando, che ha assunto la forma del tridente, coinvolgendo non solo gli uomini che ne sono alla testa, ma le organizzazioni che da questi dipendono. La presenza di Franco Gabrielli, già Capo della Polizia, adesso garantirà anche il supporto dei Servizi segreti; il Generale di corpo d’armata Francesco Figliuolo, Comandante logistico dell’esercito, del quale si potrebbe dire che è l’uomo giusto al posto giusto considerando quanto complessa è la partita della vaccinazione contro il Covid-19.

Il diretto intervento delle forze armate penso che renderà possibile il massimo della razionalizzazione degli sforzi. D’ora in poi credo che questo rapporto diverrà permanente creando una forte sinergia con gli altri corpi dello Stato a partire dalla Protezione civile alla cui guida è tornato Fabrizio Curcio.

Però allo stesso tempo pensiamo che la politica debba ricominciare, perché non lo fa praticamente nessuno, a svolgere il suo ruolo: analizzare, pensare e proporre per migliorare la vita dei cittadini. Altrimenti il rischio è che questo Governo sia solo una parentesi.

Draghi può svolgere un grande ruolo nella misura in cui le energie silenti, che pur ci sono, siano messe in condizione di agire per rimuovere le scorie di una lunga stagione affollata da illusionisti. Gli pseudo partiti debbono uscire dalla precarietà per essere animatori di progetti di civiltà abbandonando rendite di posizione e populismi senza sbocchi.

Draghi ha chiesto un ‘sostegno convinto’ a questo Parlamento. L’unità come metodo si misurerà quindi sui contenuti, a partire dalla convinta collocazione europea e atlantica del nostro Paese senza tentennamenti e con uno scopo preciso: la ricostruzione, senza sprecare “il tempo del potere nella sola preoccupazione di conservarlo.

Draghi è anche chiamato a salvare la nostra Repubblica minacciata da troppe conflittualità e incompetenza. Non, dunque, una parentesi ma una possibile soluzione alla crisi del sistema: ritrovare la Politica, salvare la Democrazia lasciata in ostaggio per troppo tempo agli azionisti di un mondo senza memorie e idee!”.

Giuseppe Trespidi – Segretario Provinciale UDC Cremona

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