Cronaca

Vaccini, a regime 13.800 dosi al giorno in Ats Valpadana Poste Italiane per prenotazioni

La delibera di Giunta regionale approvata oggi e illustrata in conferenza stampa dal presidente Fontana e dall’assessore Moratti prevede una capacità massima di vaccinazione (al picco) in tutta la regione di 138.168 somministrazioni al giorno, 11.700 in Ats Valpadana. Questo per quanto riguarda gli hub vaccinali, come quello che si sta allestendo in Fiera a Cremona; comprendendo le altre sedi vaccinali private (che saranno attivate ad esempio per gli insegnanti). i centri spoke, le farmacie, i medici di base, le aziende, si dovrà arrivare a circa 170mila vaccinazioni al giorno (13.800 in Ats Valpadana) per arrivare entro fine giugno a coprire tutti i 6,6 milioni di lombardi (492mila i vaccinandi residenti in Ats Valpadana) previsti nella campagna massiva, secondo il cronoprogramma illustrato dal commissario Guido Bertolaso.

In Ats Valpadana è prevista la necessità di 200 medici, impiegati su 100 linee vaccinali nei tre hub di Cremona Fiera, Crema ex tribunale e Mantova. 15.250 i metri quadrati complessivi nei tre centri, quindi solo due in provincia di Cremona, individuati – ha detto Moratti –  “dalle Ats e con la collaborazione dei comuni che ci sono molto vicini e con i quali stiamo collaborando bene”.  A questi centri vaccinali di maggiori dimensioni si affiancano gli ‘spoke’ (come quello attivato a Soncino ad esempio, o come quello che partirà l’8 marzo presso l’Avs di Casalmaggiore).

Il consigliere dem Matteo Piloni aveva evidenziato la necessità di attivare altri tre ulteriori punti vaccinali in provincia: a Soresina, a Rivolta d’Adda e a Casalmaggiore / OglioPo. ““Alla luce dell’articolazione e delle caratteristiche del nostro territorio che si configura lungo e stretto, non possono bastare i due soli hub individuati alla Fiera di Cremona e nell’ex Tribunale di Crema”, aveva detto già ieri. A Soresina, ad esempio, esistono ben due strutture attrezzate, il ‘Nuovo Robbiani’ e il Centro Medico CMMG, entrambi con disponibilità di medici e associazionismo locale.
“Non è necessario che procedano nell’immediato, ma la campagna vaccinale si preannuncia lunga – aveva aggiunto – è dunque importante che si valutino queste, o anche altre sedi, per assicurare la massima copertura e agevolare la popolazione residente in tutti i bacini della nostra provincia”.

“Prevediamo anche dei piccoli centri mobili – ha poi detto Letizia Moratti in conferenza stampa –  che potranno essere utilizzati per sostenere il tema del domicilio e delle somministrazioni nelle farmacie. Puntiamo ad una gamma il più vasta possibile per avere tutti vaccinati entro giugno, disponibilità dei vaccini permettendo”. Si tratta di un sistema flessibile e facilmente modulabile, assicura la Regione, che potrà subire variazioni in caso si rivelassero nuove necessità, per effetto di decisioni che saranno assunte dal commissario Bertolaso di concerto coi direttori delle singole Ats, senza il bisogno di passare attraverso nuove delibere di Giunta.

Cambierà anche il sistema di prenotazione delle vaccinazioni che per ammissione dello stesso Bertolaso, ha rivelato molte pecche per quanto riguarda gli over 80. Se ne occuperà Poste Italiane (al posto della regionale Aria) con la messa a disposizione della propria piattaforma su cui far confluire adesioni e prenotazioni, un sistema che ha già dato buone prove in altre Regioni italiane. I cittadini vi potranno accedere tramite gli uffici postali, il portale web, persino tramite i portalettere, è stato assicurato, in modo da raggiungere anche località molto decentrate. Giuliana Biagi

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