Dordoni, ancora incerta data liberazione spazi: Comune attende incontro con vertici
Ancora nulla di fatto per quanto riguarda il centro sociale Dordoni, per il quale ancora non sono state definite tempistiche certe di liberazione degli spazi, nonostante i coordinatori abbiano annunciato di voler chiudere l’attività.
E’ emerso nel corso del consiglio comunale di Cremona, dove si sono discussi un ordine del giorno e una mozione, rispettivamente dei consiglieri Saverio Simi (Fi) e Alessandro Zagni (Lega), in cui si chiedeva conto dello sgombero e della nuova destinazione dei locali.
Dopo la risposta dell’assessore alla partita, Rodolfo Bona, che ha sottolineato come sia stato “concordato un successivo incontro con l’associazione, nel corso del quale andremo a definire una data di rilascio dell’immobile”, entrambi i consiglieri hanno deciso di ritirare i propri documenti, per poter discutere della cosa più avanti.
“Il 2 febbraio abbiamo fatto un sopralluogo, nel corso del quale ci siamo resi conto che il locale non si trova in condizioni tali da consentirne un nuovo utilizzo senza prima effettuare al suo interno interventi di tipo tecnico” ha detto Bona, evidenziando come, per tal motivo, non vi sia “una particolare fretta nella sua assegnazione”. Anche perché “non sono pervenute ancora manifestazioni di interesse all’ufficio patrimonio”.
Nel corso del dibattito, è emersa da parte della minoranza la necessità di “identificare una data certa e vicina di sgombero, affinché gli spazi diventino fruibili da parte di altre associazioni più meritevoli”, ha detto Zagni.
In merito alle proposte di reutilizzo, tutti hanno concordato che quei locali potrebbero diventare utili per l’uso da parte di altre associazioni cittadine, sebbene, come ha sottolineato Enrico Manfredini (Fare nuova la città), “sarebbe il caso di fare verifiche precise sulla situazione dell’immobile”, e capire “quali lavori sarebbero necessari per rendere agibile lo spazio”, in quanto “se gli interventi si rivelassero troppo onerosi, magari sarebbe meglio vendere”.
Tra le proposte, quella di Marcello Ventura (Fratelli d’Italia), che espone l’idea di utilizzare quei locali per ampliare la sede dell’adiacente Croce Verde. L’importante, ha detto Carlo Malvezzi (FI), è che “l’amministrazione presenti idee chiare sull’utilizzo di uno spazio che si affaccia su una delle principali porte della città”.
Laura Bosio