Tornano alla ribalta i dissuasori di via Lugo, protesta dei residenti: 'Inutili e dannosi'
Torna alla ribalta il caso dei dossi dissuasori di velocità in via Lugo: tre rialzi in asfalto lungo il rettilineo tra viale Po e via Trebbia che, secondo un gruppo di 50 residenti e dell’ex presidente di quartiere Matteo Tomasoni, non solo non servono a rallentare la velocità ma si stanno pure sfaldando a causa di difetti nella realizzazione.
Lo scorso 26 novembre, poco dopo che i dissuasori (a seguito di ripetute richieste) erano stati realizzati, Tomasoni aveva rilevato alcune criticità che aveva esposto in una lettera inviata all’assessore Simona Pasquali: “L’opera – scriveva – aveva lo scopo di deterrente sulla velocità.
Purtroppo, pochi rallentano, perché il dosso è impercettibile e sembra un rattoppo sull’asfalto. In parte dei dossi, l’asfalto si sta staccando e sbriciolando, creando solchi e invadendo la carreggiata”.
La risposta degli uffici era giunta il 7 dicembre ed era stata lapidaria: “I lavori non sono terminati, manca la segnaletica verticale ed orizzontale”.
Poi, più nulla, ed i jersey che indicano la presenza di un cantiere ancora in divenire, sono rimasti accostati sui marciapiedi (qui e in altre strade del quartiere interessate ai dossi). “Dal mio punto di vista – aggiunge Tomasoni, prima di andare in pensione, tecnico in Aem – i lavori non sono stati eseguiti in modo adeguato e conforme.
Vorrei sommessamente fare alcune proposte: Rimuovere completamente i tre dossi; fresare la parte della pavimentazione stradale sottostante a dove verrà riproposto il nuovo dosso; nella costruzione del dosso, dare (siamo facilitati dal fatto che la via è a senso unico) una maggiore pendenza in entrata; ovviamente posizionare la dovuta segnaletica verticale e orizzontale.
In questo modo otterremo: con la fresatura della pavimentazione, una maggior consistenza; con una maggiore pendenza del manufatto, il conducente si trova a dover rallentare la velocità.
Otterremo così il duplice scopo che ci si prefiggeva”.
“Il problema non è tanto la segnaletica”, conclude Tomasoni, “ma la mancanza di sicurezza e di qualità di un lavoro appena realizzato, che non risolve le criticità segnalate” attacca Tomasoni. “Come cittadini e residenti del quartiere ci piacerebbe sapere quali siano le intenzioni della nostra amministrazione”.
Giuliana Biagi