Economia

F.I.: 'Maggioranza ritiri odg su futuro energetico o noi non parteciperemo a discussione'

“Appare del tutto incomprensibile e irrispettoso dell’istituzione richiedere ai Consiglieri Comunali di esprimersi in merito ad uno studio complesso a noi del tutto sconosciuto, ad eccezione di qualche slide allegate alla delibera di Giunta, chiediamo alla sinistra di ritirare il proprio ordine del giorno”.

Così i consiglieri di Forza Italia Carlo Malvezzi, Federico Fasani, Saverio Simi e di Viva Cremona Maria Vittoria Ceraso, prendono posizione sul documento presentato dai capigruppo di maggioranza previsto in discussione nel Consiglio Comunale di lunedì prossimo.

Un ordine del giorno che invita la Giunta Galimberti a proseguire sulla strada tracciata dallo Steering Committee per il futuro energetico della città coinvolgendo anche associazioni e consiglio comunale.

Un coinvolgimento che secondo i consiglieri di opposizione arriva troppo tardi rispetto alle progettualità su cui già stanno lavorando Lgh – A2a e Padania Acque con la condivisione della Giunta cittadina.

Se l’ordine del giorno non verrà ritirato “noi consiglieri comunali  – afferma Malvezzi – non parteciperemo ad una discussione astratta e lunare che prescinde dalla conoscenza degli atti. Quando ci sarà presentata tutta la documentazione tecnica, nei luoghi (commissioni) e nei tempi adeguati al loro esame, garantiremo il nostro contributo come abbiamo sempre fatto. Preferiamo il lavoro serio e concreto alle sceneggiate e alla propaganda”.

“A una settimana dall’approvazione da parte della Giunta Comunale del Memorandum Of Understanding – continua il capogruppo di FI –  il Consiglio Comunale è ancora all’oscuro dei contenuti del cosiddetto Steering Committee: ad oggi non è stata neppure convocata una commissione consigliare nella quale iniziare a discutere di un argomento tanto importante quanto complesso.
“In compenso, apprendiamo dalla stampa che il Sindaco ha incontrato le Associazioni ambientaliste sul tema con i vertici di Lgh-A2A, Aem e PadaniaAcque”. Secondo l’opposizione di centrodestra, “lo scopo è chiaro: cercare di illudere nuovamente i referenti di queste associazioni che in passato si sono fidati di questa giunta per le politiche ambientali proposte in campagna elettorale (chiusura inceneritore nel 2017 e poi nel 2024), che quelle promesse non sono state disattese, come in realtà è accaduto, ma solo per l’ennesima volta rinviate.

“Comprendiamo quindi la delusione di chi oggi si sente tradito nelle proprie convinzioni da amministratori che hanno voltato loro le spalle, senza neppure scusarsi, e che oggi, con spregiudicatezza, rilanciano con nuove suggestioni, come i più incalliti giocatori di poker.

“Siamo giunti al paradosso che, per informare il Consiglio Comunale sui contentati di questo studio e per avviarne l’esame in Commissione, la maggioranza ha presentato un surreale ordine giorno attraverso il quale si chiede di impegnare il Sindaco e Giunta ad illustrare il progetto ai consiglieri comunali, fin qui ignorati nonostante il loro ruolo istituzionale (rappresentanti dei cittadini) e trattati con insensata arroganza da nemici politici.

La volontà di far dimenticare le bugie delle campagne elettorali è fortissima e nessuno dei protagonisti vuole mettere la faccia sugli insuccessi della Giunta.

Nel mondo reale un’amministrazione efficace e trasparente avrebbe predisposto delle linee guida e gli obiettivi di miglioramento ambientale, li avrebbe resi pubblici per poi essere approvati dal Consiglio Comunale, previo confronto con cittadini, associazioni e imprese.

“Avrebbe coinvolto i Sindaci del territorio, perché le problematiche ambientali (qualità dell’aria, emissioni, rifiuti, ecc.) superano i confini amministrativi della città.

“Avrebbe poi definito il percorso successivo, individuato il metodo di lavoro e i soggetti da coinvolgere. Lo studio sarebbe stato poi validato da soggetti terzi e sottoposto alla valutazione dei corpi intermedi e delle istituzioni che ne avrebbero infine approvato i contenuti.

“Le aziende interessate, valutata preliminarmente la sostenibilità degli investimenti, ne avrebbero infine dato attuazione rispettando un crono programma preciso e concordato.

“Ma nessuno dei passaggi sopra elencati – è la conclusione di Malvezzi – è stato effettuato e appare del tutto incomprensibile e irrispettoso dell’istituzione richiedere ai Consiglieri Comunali di esprimersi in merito ad uno studio complesso a noi del tutto sconosciuto, ad eccezione di qualche slide allegate alla delibera di Giunta”.

Giuliana Biagi

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