Ats agli studenti: monitoraggio contagi ok; presidio medico nelle scuole inattuabile
Ats Valpadana, attraverso la referente Covid-19 per le Scuole Laura Rubagotti, risponde con una lunga lettera ai quesiti posti dal collettivo studentesco “Il megafono”, protagonista nelle ultime settimane della richiesta di un ritorno in sicurezza nelle aule scolastiche.
Oltre a ricordare tutto quanto è stato fatto finora, l’Ats spiega quali saranno le prossime azioni.
La richiesta di “screening periodici di tutta la comunità scolastica preventiva” è in fase di valutazione, in attesa di indicazioni dal livello regionale, “a seguito delle quali procederemo all’attivazione di percorsi specifici, dandone informativa alla comunità scolastica”.
Per quanto riguarda il “tracciamento preciso e puntuale di test effettuati, contatti ed eventuali contagi”: azione già in essere, adottata da ATS della Val Padana, attraverso le misure di sorveglianza sanitaria e di contact tracing in ambito scolastico: nel periodo autunno/inverno, sono stati identificati sul territorio di competenza 2.978 casi positivi nella fascia di età scolare 0-18 anni – 1.242 in provincia di Cremona e 1.736 in provincia di Mantova, con relative azioni di isolamento dei contatti stretti e laddove ritenuto necessario con attivazione di campagne di screening”.
Circa la richiesta che siano forniti dispositivi di protezione personale in aula ogni giorno per tutti, l’Ats risponde che “la scuola consegna quotidianamente o settimanalmente a seconda delle differenti organizzazioni, le mascherine di tipo chirurgico a tutto il personale e agli studenti, grazie alla fornitura di 11 milioni di dispositivi al giorno messi a disposizione dal Commissario straordinario per l’emergenza”.
“L’Unità Operativa di Igiene e Sanità Pubblica-Salute Ambiente del Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria – aggiunge poi l’Ats – pianifica annualmente attività di vigilanza e controllo negli edifici scolastici di ogni ordine e grado sia comunali che provinciali; dallo scorso anno, oltre alla verifica dei requisiti strutturali ed impiantistici, viene condotto un controllo sull’applicazione dei protocolli anti contagio e vengono date puntuali indicazioni su aspetti organizzativi e procedure igienico sanitarie (es. sanificazione)”.
Nulla da fare invece per la richiesta fatta dagli studenti di “riattivazione/potenziamento delle infermerie, che per il periodo d’emergenza diventino veri e propri presidi medici”: l’Ats parla di “assenza di normativa di riferimento nazionale e regionale per attivare quanto richiesto. La sorveglianza sanitaria è attivata da ATS in ambito scolastico in stretto raccordo con i Medici di Medicina Generale ed i Pediatri di Libera Scelta, secondo le modalità e gli indirizzi regionali e ministeriali”.
Nulla si può fare, in quanto dipendente dalla normativa nazionale, anche per inserire il personale scolastico tra le categorie prioritarie per la vaccinazione, come chiesto dagli studenti.
UN PIANO FORMATIVO SU RISVOLTI PSICOLOGICI DELLA NUOVA NORMALITA’ Per contrastare il diffondersi della pandemia, ATS della Val Padana ha “scommesso” sulla formazione di alunni e docenti. A tale proposito è in fase di realizzazione il nuovo evento formativo “Scuole Covid 19: istruzioni per l’uso”, iniziativa rivolta ai Dirigenti Scolastici e ai Referenti Covid 19, nella consapevolezza che questa nuova ripartenza della scuola non potrà configurarsi come semplice ripresa delle attività didattiche in presenza, ma dovrà prevedere spazi e modi, adeguati alle varie fasce di età, con cui ri-significare tanto l’esperienza vissuta nei mesi di sospensione quanto il ritorno a una normalità che sarà necessariamente differente da prima. Tale evento formativo nasce dall’esigenza espressa dai Dirigenti Scolastici di:
• Condividere le Istruzioni operative e Linee Guida ATS in tema di sorveglianza sanitaria in ambito scolastico;
• Favorire il raccordo con i Pediatri di Famiglia e i Medici di Medicina Generale nella gestione dell’alunno sintomatico o positivo al Covid – 19;
• Promuovere l’importanza della vaccinazione antinfluenzale e anti SARS CoV- 2/COVID- 19 (alunni e personale docente);
• Accompagnare il personale della scuola nell’individuazione di situazioni a rischio che necessitano di supporto psicologico da parte degli alunni”.
Giuliana Biagi