Cronaca

Malato di Covid non può impugnare lo sfratto. In mezzo alla strada col cane, cerca casa

Aveva ricevuto la lettera di sfratto, ma lui era in ospedale in gravi condizioni per Covid. Non essendosi presentato all’udienza per la risoluzione del contratto di comodato, oggi si trova l’esecuzione di sfratto. C’è l’udienza a febbraio, e sotto il profilo giuridico, il suo legale, l’avvocato Luca Curatti, farà di tutto per aiutarlo, ma ora conta soprattutto l’aspetto umano.

Piergiorgio Storti, 70 anni, vive da 10 anni con il suo amato cane Black a Corte dè Cortesi con Cignone in una cascina isolata, “quasi un rudere”, la definisce lui con affetto. Nella sua vita ha lavorato in un distributore di benzina e poi ha fatto l’operaio. Ha una pensione e ha sempre fatto fronte a tutti i suoi impegni, ma a a causa del Covid non ha potuto impugnare il preavviso di sfratto.

Piergiorgio si è ammalato a marzo ed è stato in ospedale dal 21 marzo al 16 di aprile, per poi essere trasferito a Soresina per la riabilitazione. A casa è potuto tornare il 9 maggio del 2020. Nel ricordare quei momenti, Piergiorgio, con a fianco sua nipote Monica, si commuove. “Il mio cane mi ha salvato la vita”, ha detto. “Quando stavo male ho cercato il telefono, ma non potevo parlare. Lui ha abbaiato tantissimo e così il mio amico Mario ha capito che qualcosa non andava. Quando mi ha trovato, ero svenuto. Sopra di me c’era Black che mi teneva al caldo”.

C’era poi stato l’intervento dei carabinieri che si sono occupati dei suoi effetti personali, poi ritirati dalla nipote, e di mettere al sicuro Black in una struttura idonea fino al ritorno del suo padrone.

“Da sempre mi occupo di sfratti”, ha spiegato l’avvocato Luca Curatti, che è presidente dell’Unione Piccoli Proprietari Immobiliari della provincia di Cremona, e che si è preso molto a cuore la vicenda di Piergiorgio. “Conosco la complessità di questo argomento, ma qui non siamo di fronte ad un inquilino che è moroso. Dove lo mandiamo? In strada?. Il suo stato di salute è anche peggiorato”. 

L’avvocato Curatti ha scritto anche al sindaco, ma nè il Comune, nè l’assistenza sociale hanno potuto far nulla per il 70enne cremonese. Non ci sono alloggi disponibili. Il legale ha fatto appello affinchè qualunque ente comunale di provincia o qualche proprietario possa concedere a Piergiorgio e al suo cane un posto che sia in campagna.

Sara Pizzorni

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