Cronaca

Stalking alla ex dal deltaplano L'Appello condanna 'Batman' a un anno e otto mesi

La Corte d’Appello di Brescia ha in parte riformato la sentenza emessa il primo marzo del 2019 a Cremona nei confronti di ‘Batman’, lo stalker in deltaplano, riducendo la pena a 1 anno e 8 mesi senza condizionale: in primo grado, per Fabrizio Bolletta, processato con rito abbreviato, la condanna era stata di due anni e quattro mesi.

Per l’accusa, aveva perseguitato la ex compagna, una 30enne cremasca parte civile attraverso l’avvocato Massimo Mandelli.

L’imputato, 50 anni, di Lanciano e residente a Spino d’Adda, lo spericolato pilota di deltaplano che sorvolava a bassissima quota senza autorizzazione le case di Crema, aveva stalkerizzato la sua ex persino dall’alto, pilotando il suo deltaplano con stampata la bandiera di Batman. Da qui il suo soprannome. Per l’accusa, stalker e ‘pirata’ dell’aria. ‘Batman’ era finito in manette da parte dei carabinieri nel luglio del 2018.

Secondo la procura, non aveva digerito la fine della storia d’amore e dal giugno del 2016 aveva iniziato a molestare la donna, sia telefonicamente che attraverso i social network. A cadenza quotidiana le aveva inviato messaggi minacciosi, chiedendole insistentemente di pagare un debito in realtà inesistente, e fermandosi più volte davanti alla sua abitazione e al negozio dove lei lavorava, sputandole addosso e insultando lei e i suoi familiari. In un paio di occasioni sul suo deltaplano a motore aveva sorvolato a bassa quota, tanto da essere riconosciuto in volto, l’area circostante il negozio e mostrando alla vittima e ai suoi familiari il dito medio in segno di disprezzo. In altre occasioni, invece, l’aveva seguita in auto, effettuando manovre pericolose, mentre sui social aveva creato falsi profili sui quali aveva pubblicato fotografie di lei nuda o in atteggiamenti intimi, inviando numerosissimi messaggi denigratori e minacciosi.

Già nel 2016 Bolletta aveva ricevuto un provvedimento di ammonimento da parte della Questura, ma nulla era cambiato. Il 50enne, incurante del grave malessere patito dalla sua ex, era andato avanti a tormentarla, presentandosi quasi quotidianamente davanti al negozio dove lei lavorava. L’aveva minacciata e poi si era allontanato prima dell’arrivo dei carabinieri. Fino a quando i militari avevano deciso di appostarsi all’interno del negozio e attendere il suo arrivo.

Puntualmente il persecutore si era presentato, si era avvicinato all’ex compagna e le aveva sputato addosso. A quel punto i carabinieri erano intervenuti e lo avevano fermato. Durante la perquisizione effettuata all’interno dell’abitazione dell’imputato, gli inquirenti avevano trovato un machete e il deltaplano, scoprendo anche che l’arrestato era il pilota che nelle settimane precedenti aveva sorvolato più volte a bassissima quota i tetti delle abitazioni del centro storico di Crema.

L’imputato era difeso dagli avvocati Marco Simone e Micol Parati. La motivazione della sentenza sarà depositata entro 60 giorni. Una volta letta, se ce ne saranno i margini, i legali della difesa decideranno se ricorrere in Cassazione.

L’imputato ha ancora il divieto di entrare nel paese dove lavora e risiede l’ex fidanzata e di avvicinarsi a lei.

Sara Pizzorni

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