Cronaca

De Bortoli: 'Chiusura scuole pessimo messaggio per un'intera generazione' VIDEO

Terza puntata della rassegna “Sentieri letterari nella contemporaneità”, organizzata dal dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Fabio Molinari, in una diretta streaming da Sondrio (dove riveste lo stesso incarico).  L’occasione è stata la presentazione dell’ultimo libro di Ferruccio De Bortoli, “Le cose che non ci diciamo (fino in fondo)”, un volume che grazie al contributo di Arca Fondi, verrà distribuito in numerose copie alle scuole superiori delle due province. “Questa rassegna – ha detto infatti Molinari –  serve anche ad aiutare i professori e i ragazzi a riflettere e a porsi delle domande”.

Oltre a Molinari hanno partecipato Gianni Letta, giornalista e già Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio; Carlo Cottarelli, direttore dell’Osservatorio sui Conti Pubblici dell’Università Cattolica del Sacro Cuore; Ugo Loser, amministratore delegato Arca Fondi.

Un libro che, ha detto De Bortoli, richiama alla responsabilità delle scelte. “Oggi viviamo nell’idea che i mezzi siano illimitati. Le forze politiche stanno litigando non tanto per discussioni gravi e drammatiche che pure abbiamo avuto nella storia della nostra Repubblica, ma stanno litigando sull’abbondanza assoluta dei mezzi a disposizione. Questo trasmette un segnale che dobbiamo governare: non possiamo pensare di indebitarci all’infinito e che lo Stato provveda sempre ad integrare il reddito. Dobbiamo anche dire agli italiani che prima o poi la cassa integrazione finirà, come pure il blocco dei licenziamenti … se si impedisce alle aziende di riorganizzarsi, anche i posti di lavoro che oggi sono sicuri verranno messi in difficoltà”.

“Il mercato sembra essere una giungla ostile, la concorrenza un lusso, la ricerca di produttività qualcosa che è scambiato come bramosia del profitto, sono tutti concetti che si sono diffusi. Oggi i M5S sono un esercito in rotta, ma devo constatare amaramente – aggiunge l’ex direttore del Corriere della Sera – che  un po’ di battaglia culturale l’hanno vinta: alcuni dei concetti insani della loro politica rischiano di passare, se la classe dirigente pubblica  e privata non si impegna di più e meglio nel dire: non esistono pasti gratis, non si può dire allegramente che le risorse ci sono e che non sono un problema”. Non può passare il messaggio che gli sprechi sono tollerati.

Per De Bortoli “dobbiamo puntare sul capitale umano e sulla formazione continua. Metà dei lavori attuali avrà bisogno di essere riqualificata. Il capitale umano invece è stato considerato come qualcosa di secondario. Mai avremmo pensato di vedere le scuole in queste condizioni. La scorsa estate si è discusso poco di trasporti e troppo di banchi con le rotelle e abbiamo trasmesso a una generazione il segnale estremamente negativo per cui della scuola si può fare a meno, come se la scuola non avesse un fatturato”.

Intervenendo, Cottarelli ha puntato sul tema della responsabilità “o della mancanza di responsabilità. Nel libro ci sono tanti passaggi significativi”, ad esempio “vivere al di sopra delle nostre possibilità”. Non si può pensare, ha aggiunto di “stimolare la domanda anche con gli sprechi”, cosa che  potenzialmente può servire e viene attuata anche negli Stati Uniti. “In una situazione in cui la domanda è bassa e i tassi di interesse sono negativi, è molto difficile resistere a questa tentazione, ossia sprecare”.

“Bisogna però cercare di far capire che se devi buttare soldi per spingere la domanda è meglio farlo pensando alle prossime generazioni. Il nostro Paese è sempre stato incline allo spreco e adesso pensa che si sia trovata la cornucopia”. Fiducia e speranza: questi i concetti chiave da cui partire.

Giuliana Biagi

QUI IL VIDEO INTEGRALE DELL’INCONTRO

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