Cronaca

Violenza in carcere. Detenuto sferra calci e pugni a tre agenti I sindacati lanciano l'allarme

Ieri un detenuto di origini straniere è andato in escandescenza e ha aggredito tre agenti della penitenziaria in servizio nel carcere di Cremona.  I tre poliziotti, intervenuti per calmare il detenuto, son stati strattonati e presi a calci e pugni. Per tutti loro è stato necessario ricorrere alle cure dell’ospedale. Il più grave è un assistente capo colpito con un forte pugno in faccia.

A rendere noto l’accaduto è il segretario generale territoriale di Cremona Uilpa Sergio Gervasi: “L’episodio lascia perplessi e sconvolge tutto il personale di polizia penitenziaria della Casa Circondariale di Cremona”, ha commentato. “Non è più tollerabile sentire parlare di aggressione agli appartenenti alla polizia penitenziaria da parte di detenuti. La carenza di personale, l’incremento numerico dei detenuti stranieri nell’istituto cremonese sono tutte condizioni più volte rappresentate come possibili vettori di problematiche nella gestione detentiva. Più volte come organizzazione sindacale abbiamo
denunciato l’arrivo tramite trasferimenti di detenuti problematici e detenuti stranieri. Infatti presso l’istituto
di Cremona si registra una grossa percentuale di detenuti stranieri che per la maggior parte delle volte risultano anche problematici dal punto di vista comportamentale e gestionale. Abbiamo chiesto anche l’intervento del Prap Lombardia al fine di ripristinare equilibri tra personale, dirigenza e tipologia di detenuti inviati da altri istituti, senza avere, a tutt’oggi, risposte concrete. Massima solidarietà ai colleghi coinvolti nell’aggressione”.

Sull’episodio  è intervenuto anche il segretario nazionale Uilpa Calogero Marullo, fortemente critico e anch’egli preoccupato: “Speriamo di non sentire parlare che tutto questo fa parte dei rischi del mestiere. Speriamo che l’Amministrazione dia un forte segnale di attenzione nei confronti del personale. Ci attiveremo per risolvere queste tipologie di problematiche insistenti
presso l’istituto cremonese. Chiediamo all’Amministrazione penitenziaria che i detenuti problematici vengano ridistribuiti presso tutti gli istituti della Lombardia e non solo inviati nella Casa Circondariale di Cremona. Purtroppo in tutto ciò a subire gli effetti negativi creati dall’Amministrazione penitenziaria è il personale di polizia. Solidarietà ai colleghi coinvolti e un augurio di pronta guarigione”.

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