Banda ultra larga: raggiunte 20mila abitazioni in città, ma nelle strade tante ferite aperte
Strade colabrodo in tutta la città, e non solo a causa delle operazioni di rimozione neve effettuate con le lame e dall’azione del ghiaccio che mette a dura prova i rappezzi in bitume. A rendere indecorosa la situazione delle strade cittadine ci sono anche i lavori di scavo effettuati negli ultimi mesi dell’anno da A2A Smart City nell’ambito della posa della fibra ottica di Open Fiber per raggiungere il maggior numero di abitazioni con la banda ultra larga. Un piano di interventi iniziato nel 2018 con la firma di un protocollo d’intesa tra Comune di Cremona e Open Fiber che consente a quest’ultima di utilizzare i cavidotti già esistenti nella rete sotterranea cittadina.
Un’importante innovazione tecnologica per colmare il divario digitale, portando la fibra direttamente nelle case dei cremonesi, che tuttavia sta riempiendo di ferite tante strade della città. Tra gli ultimi esempi, lo scavo effettuato a dicembre in via Boldori e nella parte finale di via dei Tribunali: la prima per tutta la sua lunghezza, con una traccia che dalle Poste arriva fino a via Ponchielli, ‘rattoppata’ con una gettata di bitume che si sta già sgretolando sotto l’azione della pioggia degli ultimi giorni. Un altro intervento che attende di essere completato, è quello in via Carnevali Piccio, una delle poche strade in cui l’acciottolato originario non è stato sostituito dall’asfalto in seguito a lavori ai sottoservizi. In questi giorni le precipitazioni hanno reso ancora più evidente la necessità di ripristinare gli avvallamenti che si sono trasformati in grandi pozzanghere. A queste e a molte altre situazioni particolari, si aggiungono le buche già presenti in quasi tutte le principale vie di accesso alla città e non da oggi.
Secondo gli ultimi dati, aggiornati a novembre, sono 18.500 le abitazioni collegate in città alla banda ultra larga, il 65% di quelle previste dal piano di investimenti previsto a Cremona, per 9 milioni.
Giuliana Biagi