Cronaca

Arrivate anche a Cremona le prime dosi del vaccino anti Covid. Partito il V-Day - VIDEO

Foto Sessa

E’ arrivato al casello di san Felice poco prima di mezzogiorno di oggi, domenica 27 dicembre, il mezzo dell’Areu con a bordo le fiale del vaccino anti Covid. L’automedica si è subito diretta verso l’ospedale Maggiore per la consegna delle prime dosi conservate in frigorifero. Il V-Day, dunque, è iniziato ufficialmente anche nella città del Torrazzo, così come nelle altre province.

Da sinistra, il dott. Ugo Rizzi e Massimo Fusi, l’autista del 118 che ha trasportato il vaccino

Le fiale sono state prese in consegna davanti all’ingresso del Maggiore. Emozionato Massimo Fusi, l’operatore dell’Areu Milano che ha portato a destinazione il prezioso carico: “E’ stato un viaggio emotivamente forte, per quello che c’era a bordo della macchina e per il significato. Il vaccino è un segno di speranza e felicità che tutto finisca presto”. Un invito alla vaccinazione è giunto da Ugo Rizzi, responsabile dell’Areu di Cremona: “Questo è un grande momento per cominciare a tornare alla normalità, attraverso la vaccinazione che è molto importante fare, a cominciare dagli operatori sanitari. Bisogna avere fiducia nel progresso della medicina, sento a volte fantasie fuori luogo e il mio è un invito molto forte a compiere quello che è anche un dovere etico per chi svolge il nostro lavoro”.

14 i presidi individuati per le prime vaccinazioni in Lombardia: oltre l’Asst di Cremona ci sono l’ospedale di Codogno, di Alzano, il Papa Giovanni di Bergamo, gli Spedali Civili di Brescia, il Sant’Anna per Como, l’ospedale Manzoni per Lecco, il Carlo Poma per Mantova, il Niguarda per Milano e l’Rsa Pio Albergo Trivulzio. Tra i presidi provinciali sono stati scelti anche l’ospedale San Gerardo per la provincia di Monza e Brianza, il San Matteo per Pavia, il presidio ospedaliero di Sondrio e l’ospedale di Circolo per Varese.

I primi a ricevere le dosi, questa mattina, sono stati Grazia Fresta, addetta alle pulizie dell’ospedale Niguarda, e Adele Gelfo, dello stesso ospedale, ma anche i presidenti degli ordini dei medici e degli infermieri, rappresentanti degli addetti ai servizi, del mondo emergenza e urgenza e il presidente di Anpas, Fabrizio Pregliasco. Le primissime dosi sono state somministrate anche a medici e professori come Massimo Galli, Alberto Zangrillo, Giuliano Rizzardini, Sergio Harari, Antonio Pesenti, Carlo Signorelli e Raffaele Bruno. Ad attendere l’arrivo del vaccino c’era anche la dottoressa di Codogno Annalisa Malara, l’anestesista cremonese che per prima scoprì la presenza del Covid in Italia. “Oggi la luce è di speranza”, ha detto. “Siamo stati i primi sanitari ad essere coinvolti da questo terribile virus, per me come per tutta la mia equipe fu uno choc. Con la giornata di oggi si chiude finalmente un cerchio”, ha detto la dottoressa, che non potrà vaccinarsi perché è stata da poco sottoposta all’antinfluenzale. “Lo farò non appena possibile – precisa – perché è un’arma fondamentale”.

In Lombardia i primi vaccinati saranno i presidenti degli ordini dei medici e degli infermieri, poi i rappresentanti degli operatori socio-sanitari. E poi i medici di Medicina generale, il personale dell’emergenza urgenza e delle Rsa. Hanno confermato la propria adesione: i presidenti dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di tutte le province della Lombardia; i presidenti dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di tutte le province della Lombardia; il presidente Nazionale degli Infermieri Barbara Mangiacavalli; Cooperative Medici di medicina generale. In rappresentanza delle Croci, i presidenti: ANPAS, Fabrizio Pregliasco; Misericordiae Croce Bianca Milano, Paola Erba; Croce Rossa, Emilio Ghiringhelli Volontario CRI Area Nord Milanese; AREU, Alberto Zoli.

Sara Pizzorni

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