Santo Stefano, Messa celebrata dal Vescovo a San Sigismondo
Nella soleggiata mattina di sabato 26 dicembre il vescovo Antonio Napolioni si è recato presso il monastero di clausura di San Sigismondo, a Cremona, per celebrare la Messa della festività di Santo Stefano con le monache domenicane e i fedeli presenti: l’Eucarestia è stata concelebrata dal cappellano don Daniele Piazzi e dal segretario e cerimoniere vescovile don Flavio Meani.
La memoria del primo martire è stata l’occasione per ricordare l’annuncio della prossima beatificazione del magistrato Rosario Livatino, ucciso dalla mafia ‘in odio alla fede’ nel 1990. “La nostra testimonianza non deve essere caratterizzata dal vittimismo, ma da una perseveranza gioiosa”, ha voluto rimarcare il vescovo Napolioni, che ha poi proseguito sottolineando come “in questi tempi difficili il futuro del nostro tempo è accessibile se avremo perseveranza alla realtà, prestando attenzione all’aspetto sociale delle nostre comunità, perché non possiamo stare bene uno per volta”.
“Come ci ricorda il Papa – ha aggiunto Mons. Napolioni -, un’economia come quella nella quale abbiamo sguazzato negli ultimi decenni ha causato molto ferite e creando molti poveri a vantaggio di pochi che se ne sono approfittati”. L’augurio del Vescovo è stato quindi quello di seguire l’esempio di santo Stefano, come quello del magistrato Livatino: “Affidiamoci a Gesù e facciamo la nostra parte”.
Al termine della celebrazione monsignor Napolioni si è fermato per salutare le suore claustrali domenicane cogliendo l’occasione per scambiare gli auguri di Natale. Nel giorno dell’Epifania il Vescovo tornerà a S. Sigismondo per presiedere i Secondi Vespri della solennità, come ormai è tradizione da diversi anni, in occasione dell’anniversario della posa della clausura papale.