Politica

Pd, Burgazzi resta segretario fino a nuovo congresso 'Rilancio dell'azione politica'

Sembrano rasserenarsi i rapporti nel Pd dopo la riunione della Direzione cittadina convocata ieri dal segretario Luca Burgazzi. Tema principale di discussione, i chiarimenti circa le sue dimissioni annunciate ma mai formalizzate, una questione che si trascina da diversi mesi, visto che già in estate Burgazzi aveva fatto presente le difficoltà a portare avanti l’incarico di assessore nella Giunta Galimberti insieme a quello di segretario di partito. Burgazzi resterà in carica fino alla scadenza naturale, quindi fino al prossimo congresso che dovrebbe svolgersi in primavera, su richiesta unanime dei partecipanti alla Direzione, quasi al completo. Richiesto inoltre – si legge in una nota del Pd – “l’impegno ad intensificare le occasioni di discussione e condivisione con iscritti e militanti sui temi che riguardano il presente ed il futuro della città e che sono nell’agenda dell’amministrazione Galimberti”.

“Nel corso dell’incontro – continua la nota –  è stata ribadita da più parti la soddisfazione per l’operato della stessa amministrazione comunale che, messa di fronte alle grandi criticità che la pandemia in atto l’ha costretta ad affrontare, ha operato e sta operando con grande attenzione e perspicacia. In pieno accordo è stato assunto l’impegno, da parte di tutti, ad essere ancora più presenti, come partito, fra i cittadini di Cremona e del suo circondario per meglio comprenderne problemi, istanze ed esigenze non solo rispetto alla gestione della pandemia, ma anche per la prospettiva futura della nostra città e territorio”.

La Direzione non ha affrontato altri temi che pure avrebbero potuto essere all’ordine del giorno, ad esempio la fuoriuscita dal gruppo consigliare del Pd di Livia Bencivenga, che proprio per disaccordi con il segretario cittadino, ha costituito il gruppo Misto. La consigliera aveva lamentato lo scarso peso esercitato dal Pd nella scelta del nuovo sovrintendente del teatro Ponchielli, effettuata “con un sistema che non esito a definire verticistico, autoritario, di parte e non partecipato e condiviso con chi rappresenta i cittadini”, come aveva scritto in una lettera aperta. In altri termini, una partita condotta dal sindaco senza la condivisione di una parte importante del partito di maggioranza. Il tema cultura e la ricucitura dello strappo tra sindaco e soci del Teatro restano ancora d’attualità nel dibattito interno al Pd, come pure il futuro dei rapporti con Lgh – A2A, altro tema che potrebbe evidenziare differenze all’interno del partito.

Ma in questo periodo di emergenza Covid un cambiamento ai vertici non piace a nessuno e quindi è tutto rimandato alla primavera. Nel frattempo, verrà costituita una segreteria di affiancamento a Burgazzi, per dare impulso all’attività politica, e creare un raccordo più stretto tra partito e attività amministrativa. I nomi che circolano, indicati dalla segreteria provinciale già da tempo, sono quelli di Roberto Poli, Fabiola Barcellari e Davide Viola. gb

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