Politica

Affidamento servizi ad Aem, Ceraso: Perplessità su delibera, presentata interrogazione

Dubbi sull’effettiva utilità dell’affidamento della gestione in house providing dei servizi comunali denominati “Servizio Verde” (Verde Pubblico)”, “Servizi Cimiteriali Istituzionali (CIM)”ed “Illuminazione Pubblica (IP)”. Servizi che sono passati in gestione ad Aem Cremona. A sollevare le perplessità è il consigliere comunale Maria Vittoria Ceraso, che ha presentato a questo proposito un’interrogazione in consiglio Comunale.

Per il consigliere di Viva Cremona tale affidamento, “avvenuto per deliberata dalla maggioranza il 10 novembre scorso con il voto contrario di Forza Italia e Viva Cremona” desta perplessità innanzitutto in merito alle tempistiche. Basti pensare quanto ci è voluto, fa sapere il consigliere, “ad Aem spa per formalizzare l’offerta al Comune (data richiesta del Comune 16 settembre – offerta Aem 23 settembre deliberata dal Cda in data 22 settembre), considerato che in circa 6 giorni la stessa è riuscita ad elaborare un piano industriale che dimostrerebbe i vantaggi economici per il Comune rispetto all’affidamento in house dei suoi servizi”.

“Direi un lasso di tempo inverosimile, seppur indicato in un atto ufficiale come la deliberazione di Consiglio, dal quale si potrebbe desumere o l’approssimazione e la superficialità con cui è stata fatta l’offerta che farebbero dubitare dell’attendibilità dell’analisi costi-benefici o che il percorso è in atto da anni (allora perché non darne atto nella deliberazione) senza però che lo stesso sia stato condiviso fin dalla sua origine, si vocifera dal 2017, nella Commissione preposta con la minoranza.

In ogni caso dopo un mese di studio ed approfondimento mi sono resa conto che la lunga e complicata relazione allegata alla delibera di Consiglio poteva in realtà essere riassunta in poche righe: il passaggio dei citati servizi ad Aem si renderebbe necessario perché permetterebbe di coniugare il perseguimento degli interessi della comunità locale con l’approccio imprenditoriale necessario per garantire livelli qualitativi elevati necessari per il conseguimento di obiettivi di economicità, efficacia ed efficienza. Ma ciò significa forse che il Comune di Cremona, con oltre 650 dipendenti, non è stato e non sarebbe in grado di fornire i servizi in maniera efficace, economica ed efficiente per la collettività?

Tutto ciò considerando che il personale con il quale verrebbero gestiti i suddetti servizi in Aem spa (sia a livello operativo che dirigenziale) è lo stesso che li gestiva nel Comune di Cremona, compreso quello già trasferito con i precedenti affidamenti.

Dubito che il personale dedicato ad esempio alla segnaletica, allo sgombero neve alla pavimentazione stradale e marciapiedi possa occuparsi anche di verde pubblico o sevizi cimiteriali e viceversa. Diversamente come mai eventualmente ciò non avveniva quando tutto il citato personale era in Comune? Com’è possibile che le stesse persone che lavoravano per il Comune possano gestire in maniera più efficiente, efficace ed economico il servizio solo grazie al passaggio in Aem?

Sarebbe poi interessante capire in che modo si realizzerebbe risparmi grazie ad economie di scala considerando che l’affidamento in house aggiunge costi per il Comune dovuti alle maggiori spese del personale (15% in più rispetto a quanto costavano gli stessi dipendenti in forza al Comune), all’Iva sui lavori commissionati e  ai costi generali di Aem rispetto ai subappalti in essere come quelli con le cooperative del verde.

Tra i vantaggi dell’affidamento in house si cita anche il fatto che il Comune, dato il particolare rapporto giuridico intercorrente con la partecipata, potrà esercitare un controllo sulla qualità del servizio più incisivo rispetto a quello che potrebbe esercitare nei confronti di un terzo. Anche su questo sarebbe importante sapere in che modo verrà attuato il citato controllo considerando l’esempio  dell’illuminazione pubblica gestita da Citelum  rispetto alla quale il Comune non è mai stato in grado di esercitare un controllo puntuale ed efficace visti i tanti disservizi da anni sotto gli occhi di tutti.

Certamente come minoranza vigileremo sulle conseguenze della scelta fatta dall’Amministrazione anche se di fatto per i prossimi 15 anni, tale è la durata della gestione in house, l’affidamento dei citati servizi non potrà essere messa in discussione.

Ma non sarebbe stato più corretto individuare un termine più breve, 5 anni ad esempio, per fare in modo che la prossima Amministrazione potesse valutare l’effettiva economicità, efficienza ed efficacia della gestione del servizio lasciandole la possibilità di fare anche scelte diverse tenuto conto che la Giunta Galimberti nell’arco di soli 5 anni ha fondato società in house (Servizi per Cremona), incorporato altre società (Aem servizi in Aem spa), dismesso partecipazione ecc.?”.

L’INTERROGAZIONE

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