Cronaca

Petizione al sindaco perché il Comune sia parte civile contro la Tamoil al processo

Mercoledi 7 marzo dalle 9.30 alle 12.30 presso il tavolo allestito in piazza Roma (angolo via Solferino) dall’associazione radicale Piero Welby sarà possibile sottoscrivere la petizione popolare al sindaco Perri per la costituzione di parte civile del Comune al processo a carico degli amministratori Tamoil per inquinamento e avvelenamento delle acque e altri reati ambientali. La raccolta delle firme proseguirà nelle mattinate di sabato e mercoledì prossime, in occasione del mercato cittadino. Di seguito il testo della petizione:

“Il 29 marzo 2012 si terrà l’udienza preliminare davanti al gup Guido Salvini, a seguito del rinvio a giudizio di cinque dirigenti della raffineria Tamoil. Per l’accusa, “gli imputati avrebbero accettato il rischio di avvelenare le acque della falda superficiale, intermedia e profonda (aumentandone il grado di contaminazione da idrocarburi e metalli pesanti, anche nelle aree circostanti e al di fuori del perimetro della Tamoil), omettendo di fare idonei interventi di messa in sicurezza nonostante gli sversamenti al suolo di sostanze inquinanti che penetrarono nel terreno e nella falda attraverso la gestione illecita dei rifiuti, gli incidenti, le perdite dai serbatoi e dalla rete di raccolta delle acque”. Inoltre, i dirigenti Tamoil, tra maggio e giugno 2008, “non avrebbero previsto la dispersione nellambiente di vapori esplosivi e quindi non avrebbero adottato tempestivamente misure di sicurezza idonee ad aspirare i gas infiammabili sprigionatisi dal sottosuolo gravemente contaminato per la presenza di idrocarburi con il conseguente grave e concreto pericolo di esplosione che avrebbero messo a repentaglio la pubblica incolumità”.

Ricordato che tale situazione ha già imposto al Comune l’emissione di una ordinanza di divieto di accedere ad alcuni circoli sportivi e ricreativi, e che l’area interessata dall’inquinamento degli scarichi e della falda si estende alle stesse acque del fiume lungo un tratto di grande prestigio per la fruizione pubblica di un ambiente fluviale paesaggistico ricreativo sul Po che costituisce ricchezza caratteristica di Cremona;

Rileviamo la gravità del danno sia alla persona di molti cittadini sia all’immagine della città e delle sue istituzioni, prima fra tutte l’autorità Comunale preposta alla salvaguardia dell’ambiente, della salute e della pubblica incolumità.

Pertanto, chiediamo al sindaco di Cremona, primo cittadino e autorità sanitaria locale, di costituirsi parte civile all’udienza preliminare del 29 marzo prossimo.”

 

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