Cronaca

La Provincia verso nuovo assetto: settori accorpati, torna il direttore generale

Rivoluzione in vista in amministrazione provinciale e stavolta non per nuovi colpi di scena legati alle nomine politiche. Dal prossimo anno l’ente guidato da Paolo Mirko Signoroni intende adottare una nuova organizzazione “nell’ottica – si legge nella delibera presidenziale che detta gli indirizzi del nuovo corso – di ottimizzare e valorizzare l’impiego delle risorse umane in forma sinergica e il più possibile ampia e trasversale, quale necessità conseguente alla riduzione del numero complessivo dei dipendenti, al processo di reclutamento che risulta limitato e insufficiente a causa del contingentamento legislativo della capacità assunzionale, nonchè rallentato a causa della situazione di emergenza sanitaria in atto con correlata sospensione delle prove concorsuali”.

Insomma: poco personale e funzioni da svolgere ancora molto simili a quelle precedenti la Riforma Delrio. Basti pensare a edilizia scolastica, strade, ambiente, polizia, servizi per il lavoro (su delega della Regione). Per questo l’intenzione è di “avviare l’iter per il conferimento dell’incarico di direttore generale in modo che sia completato entro il primo semestre del 2021; accorpare in un unico ambito organizzativo le attività e competenze tecniche nel loro complesso, attinenti alle infrastrutture stradali, al patrimonio e all’edilizia scolastica, a decorrere dal secondo semestre del 2021; ripensare ad una più funzionale collocazione delle competenze, funzioni e attività, ora ricomprese nell’attuale settore Sistemi informativi e politiche europee, salvaguardando il più possibile esigenze di omogeneità, funzionalità ed integrazione”.
Verranno quindi stilati due organigrammi, uno con decorrenza 1 gennaio 2021 e un secondo dal 1 luglio 2021 in considerazione delle tempistiche di realizzazione del nuovo assetto organizzativo. Dal prossimo anno ci saranno inoltre nuovi pensionamenti di alcuni dirigenti storici e pertanto sarà necessario “proporre adeguate azioni affinché dette cessazioni non impattino negativamente sull’andamento delle attività dell’ente”.
Dunque si prospetta il ritorno della figura di direttore generale che assicuri il coordinamento dell’ente. Questo ruolo a Cremona non esiste più dalla riforma avviata nel 2014 (l’ultima era stata Marina Ristori) e le sue funzioni non sono sovrapponibili a quelle di segretario generale, attualmente svolte da Carmelo Fontana, in condivisione con alti enti.
Sul piano politico intanto, l’attuale consiglio provinciale continuerà ad operare fino ai primi mesi dell’anno, essendo state rinviate entro il 31 marzo 2021 le elezioni prima fissate per il 13 dicembre.

Giuliana Biagi

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