Cronaca

'Cristo non ha mani': in uscita la lettera pastorale del Vescovo Napolioni

Oggi il vescovo monsignor Antonio Napolioni diffonderà la sua nuova lettera pastorale, la 4ª, dal titolo ‘Cristo non ha mani’. Nel sottotitolo il presule richiama un’espressione cara a papa Francesco, quella dei “discepoli missionari”, che alimentano la propria fede nell’ascolto della Parola e la portano dentro la realtà attraverso la testimonianza e i “gesti”. 

Nelle 35 pagine del volume e nei 24 capitoli che compongono la Lettera, appaiono le mani di un’operatrice sanitaria, quelle strette di due fidanzati, quelle ‘in pasta’ di un fornaio o di un vasaio, quelle tenere di un neonato e quelle segnate dagli anni di un anziano. E quelle inchiodate alla croce di Gesù. Come le parole, anche le fotografie suggeriscono pensieri e raccontano storie che sono quella di ciascuno e che insieme compongono la realtà che viviamo. 

Il volume  assume una forma particolare, con capitoli brevi ed incisivi, anche nello stile, accompagnati da immagini che evocano il movimento di mani che donano, sostengono, plasmano, si giungono in preghiera. 

La Lettera pastorale  non contiene programmi pastorali, ma offre una traccia fatta di “piccoli pensieri da tenere a portata di mano» e affonda le radici in questo tempo così complicato, segnato da timori e incertezze ma sostenuto da tanti esempi nuovi di solidarietà e vicinanza umana, che spinge ad aprire uno sguardo nuovo, a ripensare se stessi, le proprie azioni, il proprio ruolo nella comunità. «Il tema – scrive monsignor Napolioni – sarebbe la Chiesa in divenire e la sua ricchezza di vocazioni e ministeri, ma lo voglio esplorare sottovoce, per immagini, evocando gesti e segni di chi segue Gesù e il suo Vangelo, insieme agli altri”. Il testo è un invito alla sosta e alla ricerca spirituale; è anche un ringraziamento “alla testimoninaza di bene semplice che ogni giorno percepisco concreta e diffusa”. 

L’invito è quello a ripensarsi Chiesa e comunità. E ad impegnarsi. Un invito che, alla fine del percorso del suo testo, il vescovo Napolioni raccoglie dalla voce di don Primo Mazzolari con la sua “Ci impegniamo…”: “Ci impegniamo noi e non gli altri, unicamente noi e non gli altri, né chi sta in alto né chi sta in basso, né chi crede né chi non crede. Ci impegniamo senza pretendere che altri si impegnino, con noi o per suo conto, coe noi o in altro modo”.  Il volume, in questi giorni, è in distribuzione nelle parrocchie e nei punti vendita sul territorio diocesano.

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