Lettere

Multato perché per rispettare il Decreto non sono uscito di casa

da Riccardo Ventura

Buonasera,

scrivo per portare all’attenzione uno spiacevole episodio accaduto nel pomeriggio di oggi, Sabato 7 Novembre 2020 e al quale mi auguro voi possiate dare ascolto e seguito.

Mi chiamo Riccardo, un ragazzo di 29 anni che da 4 vive in un piccolo appartamento in Via XX Settembre di Cremona. Essendo una via molto centrale, i garage sono un miraggio e proprio per questo i pochi che si trovano raggiungono quotazioni improponibili rendono impossibile l’acquisto. Perciò l’unica alternativa è parcheggiare in strada.

Ma andiamo con ordine: ieri sera, Venerdì (poco prima dello scattare del coprifuoco) parcheggio la mia auto nella Via per rincasare dopo il lavoro. Complice la stanchezza, l’orario, la sbadataggine entro in casa senza aver fatto il ticket (come ogni Venerdì) per il giorno successivo.

Questa mattina nel massimo rispetto delle regole presentate nel DPCM entrato in vigore alla mezzanotte di Giovedì sono rimasto in casa, così come tutto il resto del giorno. Alle 18:00 esco per andare al supermercato e…MULTA SUL PARABREZZA PER ASSENZA DI TICKET.
La via era piena di multe, così come le vie adiacenti.

Ora, la prima domanda che mi viene spontanea è: perché se un cittadino rispetta la legge e non esce di casa, viene punito per una cosa che avrebbe previsto l’uscita di casa, infrangendo una legge in vigore? E sempre seguendo il ragionamento, è possibile che il DPCM venga applicato quando serve metter dei divieti e non valga più nel momento in cui qualcuno deve fare un qualcosa per cui altrimenti verrebbe punito?

Sono profondamente amareggiato. Non per i 29€ della multa, ma per il gesto. Il concetto. Un cittadino che fiducia dovrebbe avere in un’istituzione che in un momento così delicato dal punto di vista sanitario e economico si prende il lusso di dedicare energie per sanzionare chi non mette un tagliandino perché rispetta una regola SOVRANA?

Ho inizialmente specificato da quanto vivo qua, perché si può facilmente certificare che in tutto questo tempo non ho MAI preso una multa per assenza di tagliandino o tagliandino scaduto, pertanto ho sempre fatto di tutto per rispettare la legge. E al primo sabato di “Lockdown Soft” vengo sanzionato per questo??

Com’è possibile che il Comune di Cremona non abbia dato indicazioni precise al personale di Polizia su come gestire la sosta in questo periodo? Com’è possibile che lo stesso personale non abbia il criterio di stabilire ciò che è giusto e prioritario da ciò che è trascurabile per ovvi motivi? Com’è possibile che lo stesso personale non venga rimproverato per il messaggio che lancia ai cittadini? Ci sono così tante brave persone (e il fatto che le multe siano rimaste li per ore indica che i residenti non sono usciti di casa!!) che rispettano la legge e cercano di dare un senso laddove alcuni provvedimenti magari un senso non l’hanno e vengono portate all’esasperazione da gesti così fastidiosi quanto deleteri per chi magari, vessato dalle chiusure, con quei 29€ dormirebbe un po’ più sereno.

Tutto questo lo faccio non perché il mio obiettivo è quello di non pagare, ma perché voglio mettere in guardia i rappresentanti della mia città da quei soggetti che dovrebbero tutelare il cittadino e che nel momento in cui non lo fanno, seminano odio e rabbia che si ritorce contro chi amministra il comune stesso. E’ un circolo vizioso.
Concludendo, io la multa la pagherò, ho sbagliato e pagherò. MA LO FARÒ SOLO NEL MOMENTO IN CUI L’AGENTE MATR. 10445 (NON CAPISCO IL PERCHÉ NON VI SIA RIPORTATO IL NOME) NON CHIEDERÀ PUBBLICAMENTE SCUSA A ME E A TUTTI I RESIDENTI CHE CON IL SUO SENSO DI (FINTA) ONNIPOTENZA HA MINATO LA FIDUCIA CHE TUTTI NOI RIPONIAMO NELLE ISTITUZIONI E CHE IN UN MOMENTO COME QUESTO DEVE RESTARE A MAGGIOR RAGIONE IMMUTATA E PIU’ SOLIDA CHE MAI. 

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